Lofoten: cosa vedere alle isole della Norvegia

Cosa vedere alle isole Lofoten, come si arriva e cosa fare nell’arcipelago della Norvegia dai villaggi pittoreschi, famoso per la pesca del merluzzo.

Informazioni turistiche

Austvagoy, Vestvagoy, Moskenesoya e Flakstadoy sono le isole principali dell’arcipelago delle Lofoten, poste all’altezza del Circolo Polare Artico nel mar di Norvegia.

Queste isole, separate dalle coste della Penisola Scandinava dal fiordo norvegese Vestfjorden, vantano una natura meravigliosa immersa nella luce magica tipica di queste latitudini.

Le alte e rocciose montagne che caratterizzano il paesaggio, si riflettono nelle acque fredde e pulite dell’Oceano Atlantico, mentre sulla costa pittoreschi villaggi conservano l’architettura tradizionale delle abitazioni utilizzate dai pescatori, i tipici rorbuer.

Per arrivare alle Lofoten, il servizio traghetti con trasporto di vetture che collega Bodo a Moskenes è quello più usato, ma è possibile raggiungere le isole anche dalla terraferma partendo da Narvik, percorrendo il tratto stradale Lofast, che fa parte della strada Europea E10 e che permette di raggiungere Svolvaer in auto da Evenes, dove si trova anche l’aeroporto di Harstad/Narvik, in quanto tutte le isole principali sono collegate per mezzo di ponti o di tunnel.

Un servizio bus giornaliero collega Narvik ad A, ultima città delle Lofoten raggiungibile seguendo il tratto stradale Lofast.

Cosa vedere alle isole Lofoten

Tra le cose da fare, merita ricordare la mini crociera in battello lungo il Trollfjord, sovrastato da imponenti pareti rocciose, con un ingresso largo appena 100 metri.

E’ questa un’occasione per ammirare gli uccelli marini tipici che vivono in questo ambiente naturale.

Fra i villaggi più caratteristici rientra Henningsvaer che, situato ai piedi del Monte Vagakaillen su un gruppo di isole e isolotti nel Vestfjord, è collegato all’isola principale da un ponte.

Nusfjord, uno dei borghi di pescatori più antichi, costituisce un bell’esempio dell’architettura tradizionale norvegese.

Dalla metà di febbraio alla fine di aprile, dal Mare di Barents seguendo la Corrente del Golfo, giungono nel Vestfjorden i merluzzi a deporre le uova, offrendo una grande occasione ai pescatori.

Una volta pescati e puliti i merluzzi vengono appesi a essiccare e, proprio in virtù di questa tradizione, le isole Lofoten sono legate all’Italia.

Occorre tornare molto indietro nel tempo, precisamente nel quindicesimo secolo, quando il mercante veneziano Pietro Querini, naufragato in queste acque, trovò rifugio su queste isole e prestò attenzione al particolare sistema di essiccazione del merluzzo adottato dai pescatori del luogo.

Al suo rientro a Venezia portò con sé il pregiato stoccafisso, che fu molto apprezzato non solo in Veneto ma anche in altre parti in Italia, tanto che ancora oggi il nostro paese è il principale importatore di merluzzo proveniente da queste isole.