Monastero San Giorgio: arte boema antica a Praga

Nel monastero di San Giorgio, adiacente alla basilica omonima, si trovano importanti raccolte di opere riconducibili all’arte boema antica.

Visita del Monastero di San Giorgio

Si tratta di un edificio benedettino risalente all’anno 973, andato più di una volta distrutto e puntualmente ricostruito e trasformato.

La riconversione barocca avvenne nella seconda metà del XVII secolo, mentre il monastero fu dismesso dalle sue funzioni religiose nella seconda metà del XVIII secolo.

Fu negli anni compresi tra il 1962 e il 1974 che venne ristrutturato per adeguarlo al nuovo compito di ospitare rilevanti collezioni d’arte.

Le raccolte, esposte in ordine cronologico, iniziano con opere gotiche, dove il soggetto prevalente è quello Mariano, provenienti da chiese sparse in Boemia.

Nel corridoio settentrionale sotterraneo, in aggiunta ad antiche sculture gotiche raffiguranti Madonne, è esposto il grandioso timpano della Chiesa della Vergine della Neve.

Il trecentesco Ciclo del Maestro di Vissy Brod è ispirato a episodi della vita di Cristo.

La statua di San Giorgio a cavallo fu eseguita nel XIV secolo da Martin e Georg Von Klausenburg.

Nella Sala del Maestro Theoderick sono custodite alcune delle pitture su tavola, realizzate da questo esponente di spicco della pittura boema gotica su incarico del re Carlo IV.

Al piano terra, una sala accoglie il Ciclo del Maestro di Trebon, con brani di pale d’altare a soggetto cristologico, effigi di santi e apostoli.

Una sala accoglie il timpano del portale nord della Chiesa di Santa Maria di Tyn, eseguito da allievi del Parler nel XV secolo.

Nel corridoio settentrionale sono visibili numerose opere pittoriche e scultoree ispirate alla Madonna, oltre a una Crocefissione quattrocentesca eseguita dal maestro di Raigern.

Il Rinascimento è rappresentato dal Compianto di Cristo, eseguito da Zebrak, dalla Visitazione della Vergine, realizzata dal Maestro dell’altare di Litomerice, e dal reliquiario ligneo del Maestro IP, un seguace di A. Durer.

Al primo piano sono esposte opere di Manieristi attivi alla corte boema, lavori di pittori e scultori barocchi, opere di pittori rococò.