Cosa vedere a Castel di Sangro, borgo situato sulla riva destra del torrente omonimo in provincia de L’Aquila e appartenente al comprensorio dell’Alto Sangro e dell’Altopiano delle Cinquemiglia.
Informazioni turistiche
Posto lungo la Via degli Abruzzi, Castel di Sangro ebbe un ruolo strategico di controllo sui traffici che si svolgevano lungo la “Via degli Abruzzi” e questo ne favorì un notevole sviluppo.
Nel 1228 il borgo e il castello di Castrum Sari furono distrutti da un incendio causato dalle truppe del cardinale Colonna, come punizione per la fedeltà riservata a Federico II di Svevia dal Conte Rinaldo II di Sangro.
Più tardi un giovane monaco di Isernia, Pietro di Angelerio, che successivamente diventò Papa Celestino V, dette inizio in questo luogo alla sua vita da eremita.
Quando caddero gli Svevi, gli eredi di Rinaldo di Sangro dovettero subire saccheggi e incendi a causa dei desideri di vendetta perpetrati da Carlo d’Angiò.
Questo periodo difficile durò fino a quando Re Ferrante, dopo aver sconfitto il figlio di Renato D’Angiò, concesse franchigie e immunità insieme alla riparazione di tutti i danni causati.
In questo modo Castel di Sangro conobbe una nuova rinascita sull’impronta di una nuova piccola borghesia artigiana e mercantile.
Castel di Sangro diventò talmente forte che neanche il terremoto gravemente distruttivo del 1456 e la peste contagiosa del 1656 riuscirono a far soccombere il paese.
Tutto questo convinse Carlo III di Borbone a riconoscere a Castel di Sangro il titolo di città nel 1744.
Tuttavia, quando Napoli perse il suo ruolo di capitale, anche la Via degli Abruzzi ne risentì negativamente e perse di importanza.
Questi problemi, uniti ad altri fattori negativi che interessavano il meridione di quell’epoca, causarono quella miseria di cui si fece interprete il pittore ottocentesco Teofilo Patini in alcuni dei suoi dipinti.
Cosa vedere a Castel di Sangro
Del centro storico originario rimane poco in quanto andò in gran parte distrutto durante la seconda guerra mondiale.
Tra i monumenti principali da visitare, rientra la chiesa di Santa Maria Assunta che fu edificata anteriormente all’anno mille e ricostruita più volte in seguito.
Sulla facciata fanno bella mostra di sé due campanili e due loggiati, mentre all’interno è possibile ammirare dipinti di artisti del 700 napoletano, tra cui quelli di Antonio Vaccaro e il De Mura.