Cosa vedere a Sulmona, cittadina abruzzese posta nelle vicinanze del Parco della Majella, itinerario del centro storico comprendente Piazza Garibaldi, Cattedrale di San Panfilo e fabbrica dei confetti.
Informazioni turistiche
Situata nella zona sud della Conca Peligna in Abruzzo, non lontano dal Parco nazionale della Majella e a circa 350 metri di altitudine, Sulmona è una cittadina famosa per la produzione dei confetti, a tal punto che taluni la considerano la patria di questo particolare dolcetto.
Trovandosi letteralmente immersa nel verde, Sulmona è una cittadina tranquilla estesa soprattutto in lunghezza da nord a sud, essendo stata limitata dai fiumi Gizio e Vella un’ulteriore espansione dell’abitato verso est e ovest.
Dal punto di vista dell’aspetto urbanistico, il centro abitato di Sulmona ha uno sviluppo in altezza molto contenuto, infatti le case risultano essere al massimo di due o tre piani, visto l’alto rischio sismico della zona.
La città, di origini molto antiche, dette i natali a Publio Ovidio Nasone, conosciuto anche come Ovidio, nato nel 43 a. C. e morto nel 18 d. C., il famoso poeta latino che scrisse l’opera intitolata “Metamorfosi”.
Girovagando in qua e in là, nel centro storico si possono notare ancora alcune tracce dell’impianto urbanistico romano.
Anche in epoca medievale Sulmona fu un importante centro, sede anche di un’università istituita da Federico II di Svevia.
Durante il periodo rinascimentale ebbe inizio un lungo periodo di crescita culturale, nel corso del quale nacque la celebre Scuola Orafa Sulmonese.
La città, gravemente danneggiata dal terremoto del 1706, conobbe una nuova rinascita a partire dal 1800, quando iniziò nuovamente a crescere economicamente.
Cosa vedere a Sulmona
Passando attraverso le porte monumentali cittadine, si accede al centro storico di Sulmona, giungendo in Piazza Garibaldi, che è una delle più grandi d’Italia.
Si tratta di un luogo famoso, in quanto vi si svolge annualmente la Giostra Cavalleresca di Sulmona.
Il Fontanone, opera realizzata utilizzando la pietra calcarea tipica della Majella, fa bella mostra di sè nella piazza, insieme alle 21 arcate del monumentale Acquedotto medievale di Sulmona del 1256, fatto costruire dal figlio di Federico II di Svevia.
Su un lato della piazza si affaccia la Chiesa di Santa Chiara, fondata tra il 1260 e il 1269, alla quale è annesso il monastero delle clarisse.
Pur risalendo al duecento, della struttura originale rimane molto poco, in quanto il terremoto del 1456 la danneggiò a tal punto che fu necessario ricostruirla.
All’interno della chiesa sono conservate la pala d’altare che raffigura Santa Chiara in gloria, opera del pittore napoletano Sebastiano Conca, e l’ovale raffigurante lo Sposalizio della Vergine Maria, opera di Alessandro Salini.
Meritano l’attenzione del visitatore anche tutti gli arredi in legno, tra cui le ante del portale maggiore, risalenti al 1671, e i coretti in legno intagliato e decorato in oro foglia.
Gli spazi che un tempo erano riservati al convento delle Clarisse, dopo avere attraversato una fase di abbandono, vennero destinati a utilizzi diversi, la cappella riservata al culto, insieme ad altri due vani, viene utilizzata come area espositiva facente parte del Museo Diocesano di Arte Sacra, mentre altri tre locali sono adibiti a Biblioteca Diocesana e a luoghi per esporre la collezione della Pinacoteca Comunale.
Sulla stessa piazza Garibaldi è situata anche la Chiesa di San Filippo Neri, con un interno ad aula unica comprendente quattro altari posti ai lati e una decorazione barocca in stile settecentesco.
La quattrocentesca Chiesa di San Rocco, situata anche questa in piazza Garibaldi, presenta una navata unica coperta da una calotta circolare decorata a cassettoni.
Merita una visita anche l’antica Chiesa di San Francesco della Scarpa, risalente a prima dell’anno mille e ampliata, apportando notevoli arricchimenti, da Carlo D’Angiò nel 1290.
Rielaborata a più riprese nel corso dei secoli successivi, questa chiesa presenta tuttora una splendida facciata in stile tardo gotico, con un bel portale comprendente la lunetta affrescata risalente al primo cinquecento, che riporta l’immagine della Madonna col bambino posizionato tra San Francesco e la Maddalena.
Nell’interno della chiesa, decorato con stucchi di Pietro Piazzoli, sono da vedere l’organo del 1754, di Domenico Antonio Fedele da Camerino, un Crocifisso in legno del quattrocento e resti di affreschi, oltre alla bella Pala della Visitazione di Giovanni Paolo Olmo del cinquecento.
La Cattedrale San Panfilo, risalente al 1076 e costruita su un preesistente tempio romano dedicato ad Apollo e Vesta, è dotata di facciata a cortina, impostazione molto comune in Abruzzo durante il medioevo, sulla quale si apre un magnifico portale ogivale fiancheggiato da due edicole in stile gotico dove sono sistemate le statue di San Pelino e San Panfilo.
L’interno del Duomo di Sulmona, a tre navate, presenta un presbiterio rialzato e un coro ligneo del 1751.
A lato del presbiterio si trova la Cappella del Santissimo Sacramento da dove, tramite una scala, si accede alla cripta che costituisce la parte più antica della cattedrale, quella dove sono custodite le spoglie di San Panfilo, oltre al suo busto reliquario e a un bassorilievo raffigurante la Madonna delle Fornaci, risalente al XII secolo.
Merita di essere visto anche il complesso dell’Annunziata, di cui fa parte la chiesa, il Palazzo dell’Annunziata con il Museo civico e il campanile di 65 metri, da cui si può godere di un ottimo panorama su Sulmona, risalente alla seconda metà del 1500.
La Chiesa della Santissima Annunziata, risalente al 1320 e ricostruita varie volte nel corso dei secoli, non presenta oggi tracce visibili dell’impianto originale.
L’interno a tre navate, decorato totalmente da stucchi, conserva vari dipinti, tra cui gli affreschi di Giambattista Gamba, due opere di Giuseppe Simonelli, allievo di Luca Giordano, e la Presentazione al tempio, oltre a una Annunciazione, opera di Lazzaro Baldi, artista toscano allievo di Pietro da Cortona.
Nel Museo civico Palazzo dell’Annunziata di trova la “domus di Arianna”, un’area archeologica trasformata in museo, dove è possibile vedere i resti di un’abitazione romana risalente al periodo compreso tra il I secolo a.C e il I secolo d.C.
Altro luogo di culto da vedere a Sulmona è la chiesa di Santa Maria della Tomba, situata sopra edifici preesistenti, tra cui un tempio dedicato a Giove Capitolino e l’abitazione del poeta Ovidio.
Il nome della chiesa è dovuto al fatto che un tempo, al centro della navata centrale, si trovava una tomba che venne eliminata nel Seicento.
Le decorazioni interne comprendono affreschi cinquecenteschi.
Durante l’estate si svolge a Sulmona la Giostra Cavalleresca, manifestazione che comprende un corteo storico a cui partecipano oltre 400 figuranti, tra cui sbandieratori, tamburini, suonatori di chiarine, dame, armigeri e altri personaggi in costumi d’epoca.
Risalente agli Svevi, la Giostra Cavalleresca viene organizzata su un campo a forma di otto, dove sono sistemate quattro sagome di cartapesta da cui pendono tre anelli di vario diametro, da infilare con le lance.
Nel corso della settimana che precede la manifestazione, si tengono numerosi eventi tra cui esposizioni gastronomiche di prodotti tipici.
A Sulmona, celebre in tutto il mondo per la produzione di confetti, è possibile visitare la fabbrica di Confetti Pelino, attiva fin dal 1783 a Introdacqua e successivamente trasferita a Sulmona nel 1852.