Catanzaro: cosa vedere nella città tra i due mari

Cosa vedere a Catanzaro, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse, tra cui Duomo, Basilica Immacolata, Chiesa del Rosario e Museo Provinciale.

Informazioni turistiche

Le origini di Catanzaro sono probabilmente bizantine, successivamente passò sotto il dominio dei normanni, assumendo maggiore importanza come fortezza militare posta in posizione strategica.

Era anticamente conosciuta come la Città delle tre “V”, con riferimento alla V di San Vitaliano, il santo patrono, alla V di vento, per la sua persistente esposizione ai forti venti provenienti dal Mar Ionio e dalla Sila, e alla V di velluto, essendo un importante centro serico in epoca Bizantina.

La lavorazione della seta e del velluto, effettuata a cura degli artigiani locali a partire dal 1072, provocò la crescita dell’economia cittadina, fino ad arrivare a un periodo di decadenza innescato da una grave epidemia di peste.

Nel corso dei secoli il centro storico di Catanzaro fu distrutto più volte dai terremoti, l’aspetto attuale della città risale alla fine del diciannovesimo secolo.

È soprannominata la “Città tra due mari”, essendo situata nell’istmo di Catanzaro, che rappresenta la striscia di terra più stretta d’Italia, larga solo 30 km, che separa il mar Ionio dal mar Tirreno.

Questa particolare posizione geografica consente di scorgere contemporaneamente, con tempo sereno e in totale assenza di foschia, i due mari e le isole Eolie.

Cosa vedere a Catanzaro

Il Duomo di Catanzaro sorge nello stesso luogo dove si trovava la precedente cattedrale, costruita nel 1121 in epoca normanna e dedicata da Papa Callisto II a Santa Maria Assunta e agli Apostoli Pietro e Paolo.

Nel 1309 venne eretta la Cappella di San Vitaliano, posta a ridosso della facciata laterale sinistra, nelle vicinanze dell’ingresso noto come “porta dell’olmo” e, nel 1588, venne realizzata nello spazio antistante la cappella del Santissimo Sacramento.

L’altare della cappella di San Vitaliano conserva, in tre nicchie distinte, le reliquie di San Vitaliano, patrono cittadino, di San Fortunato e di Sant’Ireneo, patroni nel periodo bizantino.

Nel 1511 la chiesa venne rimaneggiata realizzando una facciata rinascimentale, che nel 1638 crollò a causa di un terremoto.

A seguito dei gravi danni riportati a seguito dei bombardamenti subiti nel corso della seconda guerra mondiale, la Cattedrale di Catanzaro venne ricostruita nel primo dopoguerra, ma venne stravolto completamente il suo assetto originario.

La Chiesa del Santissimo Rosario, situata dietro la cattedrale, si presenta all’esterno con una facciata rinascimentale mentre l’interno è a navata unica coperta da volta a botte lunettata, con transetto e quattro cappelle per ciascun lato, inoltre, all’incrocio tra navata e transetto si innalza una cupola priva di tamburo.

La Basilica dell’Immacolata, luogo ricco di spiritualità e considerato il principale luogo di culto cittadino, risale al 1254, quando era sorta come chiesa della Trinità.

A seguito dei restauri compiuti tra il 1750 e il 1763, furono aggiunte le navate laterali e la cupola mentre, tra il 1783 e il 1833, assunse il ruolo di cattedrale, dal momento che il Duomo era rimasto danneggiato dal terremoto.

La facciata fu ricostruita nel 1913 e, con l’occasione, venne modificato anche il campanile.

Nel Museo Provinciale, che si trova all’interno del giardino pubblico di Villa Trieste, è esposto il materiale archeologico recuperato durante gli scavi effettuati nella zona, oltre a varie opere di pittura tra cui rientrano i Paesaggi di Salvator Rosa.