Cosa vedere a Lacco Ameno, itinerario comprendente le principali attrazioni presenti nella località di Ischia, tra cui Negombo, spiaggia del fungo, Chiesa Santa Restituta e Museo archeologico.
Informazioni turistiche
Situato nell’estremità settentrionale dell’isola di Ischia, Lacco Ameno è famoso per il fungo, un blocco di tufo alto dieci metri situato poco distante dalla spiaggia, la cui forma è stata forgiata dall’erosione causata dal mare sommata a quella degli agenti atmosferici.
Lacco Ameno è il luogo dove i greci fondarono l’antica cittadina di Pitecussai nell’ottavo secolo prima di Cristo.
Il centro di Lacco Ameno è contraddistinto da piccole case bianche, chiesette e palazzi settecenteschi adiacenti a hotel di recente costruzione e prestigiosi negozi.
Tra i principali monumenti e luoghi d’interesse rientra la Chiesa Santa Restituta, risalente al 1300, costruito nello stesso luogo dove prima si trovava una basilica paleocristiana del quinto secolo secolo.
Nell’interno del Santuario, distrutto dal terremoto del 1883 e in seguito ricostruito, è custodita una statua di Santa Restituta, realizzata in legno dorato e risalente al 1500, oltre alle reliquie della Santa poste sotto l’altare.
Adiacenti al Santuario si trovano gli scavi, con il museo e la cripta della basilica originaria.
Vi si trovano reperti greci, romani e bizantini, tra cui urne cinerarie, cippi funerari e onorifici, arredi funerari, monete e frammenti architettonici.
Cosa vedere a Lacco Ameno
Sul Monte Vico è situata la Torre Aragonese che, risalente al 1400, aveva funzioni di avvistamento e difesa contro le incursioni saracene.
La torre, con pianta quadrata e lati lunghi 60 metri circa, è suddivisa in due piani.
In cima alla collina dell’Arbusto si trova la splendida Villa Arbusto che, con il suo colonnato, domina la baia e il centro di Lacco.
La villa, che venne costruita nel 1789 dal Duca d’Atri Don Carlo Acquaviva, ospita il Museo archeologico Pithekossai, dove sono conservati reperti provenienti dagli scavi archeologici effettuati nell’area.
Tra gli oggetti ritrovati rientra la celebre Coppa di Nestore, proveniente da una tomba della necropoli, su cui è inciso, in alfabeto euboico, un epigramma in tre versi che allude alla coppa di Nestore descritta nell’Iliade.
Sul promontorio di Zaro sono visibili i resti di colonie greche dell’ottavo e del settimo secolo prima di Cristo.
Da vedere la baia di San Montano, dove è situata la famosa struttura balneare del Negombo, dove la spiaggia è bagnata da un mare con fondale bassissimo vicino alla riva.