Cosa vedere a Como, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse, tra cui Villa Olmo, Chiesa Sant’Abbondio, Porta torre, Duomo, Palazzo Broletto e Tempio Voltiano.
Informazioni turistiche
Posta sulle rive dell’omonimo lago, ai piedi della collina di Brunate, Como è una vivace città dal punto di vista commerciale e industriale, oltre che un rinomato centro di soggiorno.
Con origini che risalgono alla preistoria, Como nel primo secolo a.C. fu un fiorente municipio romano, in seguito divenne contea dei Franchi.
Rasa al suolo dai Milanesi nel 1277, fu ricostruita subito dopo, segnando l’inizio di un periodo di crescita che durò fino al 1355, anno corrispondente all’inizio della dominazione dei Visconti.
Intorno al 1450, essendo diventata proprietà degli Sforza, diventò parte integrante dei territori milanesi.
La chiesa di Sant’Abbondio costituisce uno dei migliori esempi degli edifici in stile romanico-lombardo realizzati da maestri della zona.
Realizzato nell’undicesimo secolo, questo edificio di culto si presenta con una facciata semplice ma elegante, con settori digradanti e coronata da archetti pensili.
La zona absidale, che comprende lesene e monofore con cornici a rilievo, è fiancheggiata da due campanili.
Nell’interno a cinque navate divise da colonne, si trovano notevoli affreschi con scene tratte dalla vita di Gesù, posti a decorazione dell’abside e realizzati nel 1300 da maestri lombardi.
Altri affreschi trecenteschi possono essere visionati sulle pareti dell’ingresso e della navata centrale.
Porta Torre, situata in piazza della Vittoria e aperta da due fornici, venne costruita nel 1192 come parte delle mura cittadine, ricostruite dal Barbarossa, di cui fanno parte anche le due torri pentagonali poste agli angoli, chiamate torre Porta Nuova e torre San Vitale.
All’interno dei sotterranei di un edificio adibito oggi a uso scolastico, si trovano i resti della porta Praetoria, di origine romana, risalente al secondo secolo.
Presso i palazzi Giovio e Olginati, in piazza Medaglie d’Oro, è ospitato il museo civico, che contiene reperti archeologici di varie epoche storiche, oltre a cimeli e stampe risalenti al periodo compreso tra l’epoca napoleonica e la seconda guerra mondiale.
La chiesa di San Fedele, ricostruita nel dodicesimo secolo e precedentemente adibita a Cattedrale, è dotata di un abside poligonale e possiede un bel loggiato compreso tra due serie di piccoli archi, con a lato un portale cuspidato caratterizzato da decorazioni a rilievo.
L’interno a tre navate comprende un notevole transetto con tre absidi, sovrastato da una cupola e circondato da un deambulatorio.
Nel presbiterio sono conservati pregevoli affreschi trecenteschi.
Cosa vedere a Como
Il Duomo di Como, che costituisce un tipico esempio di Rinascimento lombardo, venne eretto in stile gotico tra il 1396 e il 1600, mentre la cupola di Filippo Juvarra venne aggiunta nel 1744.
La facciata della chiesa cattedrale si presenta con una forma slanciata tripartita da lesene, sapientemente decorate dai Rodari, con notevoli portali, alte monofore e un magnifico rosone.
Molto interessanti sono anche il portale posto sul lato destro, contraddistinto dal rilievo della Fuga in Egitto, e quello sul lato sinistro, finemente decorato.
L’interno presenta grandiose forme gotiche nelle navate, che si fondono con le meravigliose linee rinascimentali che caratterizzano il presbiterio e il transetto.
Lungo la navata centrale si possono ammirare splendidi arazzi del cinquecento, mentre negli altari posti a lato si trovano rilievi realizzati in gran parte dai Rodari e vari dipinti del Lanino, di Gaudenzio Ferrari e di Bernardino Luini.
Il Broletto, che era l’antica sede municipale, fu costruito nel 1215 in stile romanico-gotico ed è caratterizzato da una tarsia in marmo a fasce bianche, grigie e rosa.
A piano terra si trova un bel portico con grandi arcate ogivali, mentre al piano primo è presente un vasto salone illuminato da grandi trifore e comprendente un suggestivo balcone quattrocentesco.
Appoggiata al broletto si trova la torre del comune, risalente al 1215 ma restaurata successivamente.
In piazza del Popolo è collocata la casa Terragni, costruita su progetto dell’architetto Terragni come sede della casa del fascio.
In piazza Amendola si trova invece la chiesa di Sant’Agostino, risalente ai primi anni del quattordicesimo secolo e sulla cui facciata si apre un notevole portale romanico decorato con rilievi.
Nell’interno, avente pianta a basilica, sono conservati alcuni dipinti del seicento realizzati dal Morazzone.
Dove finisce il lungolago, passata piazza Cavour, si trovano i giardini pubblici, alla cui estremità si innalza il Tempio Voltiano, edificio neoclassico costruito nel 1927 in onore di Alessandro Volta, all’interno del quale sono conservati interessanti documenti e cimeli dell’illustre scienziato.
La Villa Olmo è una grande villa neoclassica, realizzata su progetto dell’architetto Simone Cantoni per volere del marchese Innocenzo Odescalchi.
L’edificio, collocato sulla riva occidentale del Lago e corredato da un vasto giardino, era la residenza estiva dei marchesi.