Cosa vedere a San Vito di Cadore, itinerario comprendente i principali luoghi di interesse, tra cui Chiesa della Difesa, oltre elenco di escursioni consigliate.
Informazioni turistiche
San Vito di Cadore è una località delle dolomiti bellunesi, in Veneto, situata in un’ampia e luminosa conca a 1011 metri di altitudine, sulla riva sinistra del torrente Boite, circondata dalle suggestive cime dell’Antelao, del Pelmo e della Croda Marcora.
La località è un noto centro turistico per vacanze invernali e estive, l’ultimo del territorio cadorino prima di quello ampezzano, un confine storico, in quanto dal XVI secolo fino al 1918, corrispondeva a un confine di Stato, fra la Repubblica di Venezia, alla quale apparteneva San Vito, e l’Impero Asburgico, che aveva il controllo sul territorio ampezzano.
I nuclei abitativi che formano San Vito sono, Resinego, Sèrdes, Vallesella, corrispondente al centro comunale, Costa e Chiapuzza.
Il principale luogo di Culto di San Vito di Cadore è la Chiesa dedicata ai Santi Vito, Modesto e Crescenzia, che sorge al centro del paese.
Fondata nel 1208, la struttura attuale risale a una riedificazione realizzata dal 1754 al 1764 su disegno di Domenico Schiavi.
Al suo interno è custodito un prezioso patrimonio artistico, fra cui una tela attribuita ad Andrea Celesti e una pala con Madonna in trono col Bambino fra i Santi, di Francesco Vecellio, oltre a opere lignee dello scultore locale Giovanni Battista De Lotto.
Cosa vedere a San Vito di Cadore
Poco più in basso si trova la piccola Chiesa della Madonna della Difesa costruita sul finire del XV secolo, e ampliata nel 1855-56.
Al suo interno si possono ammirare molti decori, fra cui il trittico e la pala dell’altare opera di Francesco Vecellio.
Nel periodo estivo è possibile effettuare interessanti escursioni di trekking, tra cui quella al monte Sentinella della durata di circa due ore e avente un livello di difficoltà medio, al termine della quale, sarà possibile godere di un panorama spettacolare su San Vito di Cadore e la valle del Boite.
L’escursione alla Cappellina di Tambres, che trae origine da un voto fatto come ringraziamento alla Madonna per aver salvato un bambino che si era perso, è da considerarsi una passeggiata facile di circa un’ora e mezza.
Chi predilige la mountain bike, oltre ai numerosi sentieri di montagna, potrà decidere di percorrere il tragitto dell’ex ferrovia delle Dolomiti, diventata pista ciclabile e nota come lunga via delle Dolomiti, che partendo da Calalzo di Cadore, passa per Cortina d’Ampezzo, arrivando fino a Dobbiaco.