Treviso: cosa vedere tra i canali del centro storico

Cosa vedere a Treviso in un giorno, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse, dal Canale dei Buranelli, che offre uno straordinario scorcio sul centro storico, all’Isolotto della Pescheria, Piazza dei Signori, dove si affacciano il Palazzo del Podestà e il Palazzo dei Trecento, per arrivare al Duomo di San Pietro, percorrendo la suggestiva Via Calmaggiore, da non perdere la Chiesa di San Francesco.

Informazioni turistiche

Treviso è una città del Veneto le cui origini risalgono al XIV-XIII secolo a.C., quando i primi abitanti si insediarono sui dossi sabbiosi più elevati presso l’isola fra i fiumi Sile e Botteniga.

Attraverso opere di bonifica furono abitati nei secoli seguenti anche le zone vicine.

Dagli scavi sono stati rinvenuti reperti nelle aree attuali di Piazza Duomo, via Diaz, Piazza dei Signori, Piazza Sant’Andrea e via dei Mille.

Comunque l’assetto urbano di Treviso ha origine dalla città romana Tarvisium, della quale conserva ancora oggi alcuni assi viari, intorno alla parte più alta del centro, dove si trovano Piazza S. Andrea, Piazza dei Signori e Piazza Duomo.

Una cerchia di mura cingeva già la città romana, ma la fortificazione attuale risale al Cinquecento, quando la Repubblica di Venezia ne affidò il progetto al frate francescano Giovanni Giocondo da Verona.

Per la realizzazione dell’opera furono ampliate e migliorate le mura medioevali, distrutti borghi ed edifici che si trovavano all’esterno della cinta muraria, fu deviato il corso del fiume Botteniga in modo da creare intorno alla città un profondo fossato, e con un sistema di chiuse ancora oggi visibile sotto il Ponte de Pria, in corrispondenza dell’ingresso in città del Botteniga, in caso di bisogno era possibile allagare la zona circostante.

L’acqua, che continua ancora oggi a fluire intorno alle mura, dal Ponte de Pria si dirama in tre canali che scorrono all’interno del centro cittadino: il Canale Cagnan, il Canale Buranelli e il Canale Roggia, i quali attraversano la città con lo scorrere lento delle loro acque, passando sotto i ponti e costeggiando splendidi palazzi, per poi sfociare nel fiume Sile, che lambisce l’estremità meridionale di Treviso.

Lungo il suo corso il Cagnan Grande circonda l’isola artificiale della Pescheria, la cui sistemazione risale alla dominazione asburgica, quando furono unificati alcuni isolotti per creare lo spazio riservato ad ospitare il mercato del pesce, tuttora presente.

La Pescheria è circondata da edifici caratterizzati da facciate decorate con bellissimi affreschi risalenti al Quattrocento e Cinquecento.

Il Cagnan Grande poi confluisce nel Sile, presso ponte Dante, noto come Ponte dell’Impossibile, dove una stele ricorda il 49° verso del Canto IX del Paradiso della Divina Commedia: “dove Sile e Cagnan s’accompagna”.

Il sommo poeta conobbe questo luogo poiché durante il suo esilio visse anche a Treviso, e nella chiesa di San Francesco è sepolto suo figlio Pietro.

Cosa vedere a Treviso

Treviso offre scorci pittoreschi e custodisce architetture e opere d’arte di notevole interesse storico e artistico.

Uno splendido scorcio del centro cittadino si può ammirare lungo il canale dei Buranelli, con le armoniose facciate dei palazzi, talvolta affrescate, che si specchiano nell’acqua.

Architetture di notevole interesse sorgono in Piazza dei Signori, il cuore della città, dove si affacciano il Palazzo del Podestà con la Torre Civica, risalente al XIII secolo, il Palazzo dei Trecento, antica sede del Maggior Consiglio e il Palazzo Pretorio.

In una teca di vetro, sotto il portico del palazzo dei Trecento, è conservata la statua autentica della Fontana delle Tette, un’antica fontana che ai tempi della dominazione della Serenissima spillava vino bianco e rosso in occasione di particolari festeggiamenti.

Una copia della scultura originale si trova nel cortile di palazzo Zignoli.

Da piazza dei Signori, l’elegante via Calmaggiore, conduce alla Cattedrale di San Pietro apostolo, costruito fra l’XI e il XII secolo sulle fondamenta di un edificio preesistente.

Fra il XV e il XVI secolo la chiesa fu rifatta nella parte absidale.

La chiesa di San Nicolò è il monumento più illustre della città, uno dei maggiori esempi di romanico-gotico del Veneto, costruito fra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento.

Di origine medioevale sono anche la suggestiva chiesa di Santa Lucia e la chiesa di San Vito, comunicanti fra loro.

La Chiesa di San Francesco, situata poco distante dalle Mura, fu costruita nel secolo tredicesimo per volere di Papa Innocenzo III.

L’architettura dell’edificio, tipicamente francescana, comprende una facciata a capanna, percorsa da lesene e coronata da archetti, mentre l’interno a grande navata unica, è ricco di opere d’arte, tra cui un bellissimo affresco raffigurante la Madonna col Bambino e Sette Santi, realizzato da Tommaso da Modena.