Cosa vedere a Venzone, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse presenti nel borgo, tra cui Duomo Chiesa di Sant’Andrea Apostolo e mummie conservate nel Battistero.
Informazioni turistiche
Collocato alla confluenza del torrente Venzonassa, in provincia di Udine da cui dista 34 km, Venzone è un antico borgo agricolo della bassa valle del Tagliamento, andato purtroppo distrutto in gran parte dai terremoti avvenuti il 6 maggio e il 15 settembre del 1976.
Di origine medievale, il borgo sorse in posizione strategica per i traffici con i paesi transalpini e raggiunse un periodo di notevole prosperità tra il tredicesimo e il quattordicesimo secolo.
Fu dominato dai patriarchi di Aquileia, da cui ebbe vari privilegi, in seguito fu conteso tra varie signorie, fino a passare nel 1420 alla Repubblica di Venezia.
Il centro storico, raso al suolo dal terremoto e successivamente ricostruito, era circondato da interessanti resti delle mura a doppia cortina, risalenti al tredicesimo secolo, di cui è stata ricostruita soltanto la torre di San Genesio.
Cosa vedere a Venzone
Il Duomo, o Chiesa di Sant’Andrea Apostolo, distrutto anch’esso dal terremoto del 1976 e ricostruito nel 1988 per anastilosi, ovvero rimettendo insieme, per quanto possibile, i pezzi originari, si presenta con un esterno articolato con absidi poligonali, irrobustite in corrispondenza degli spigoli da contrafforti culminanti aventi cuspidi piramidali e statue.
Dei tre portali che permettono di accedere all’interno, quello settentrionale del 1308 comprende un altorilievo nella lunetta, raffigurante il Cristo benedicente, opera del maestro Giovanni, alla cui bottega viene attribuito anche l’altorilievo presente nella lunetta del portale meridionale, raffigurante l’Incoronazione della Vergine Maria.
Alla metà del quattordicesimo secolo risale invece il bassorilievo del portale principale, che rappresenta la Crocifissione di Gesù.
Sempre all’esterno sono inoltre presenti altre statue e rilievi del trecento, oltre a sei patere veneto-bizantine.
L’interno della Cattedrale è strutturato con pianta a croce latina e navata unica, con un ampio transetto bene illuminato, sul quale si affacciano gli archi trionfali delle tre absidi, affiancati da due torri.
Sono presenti notevoli affreschi del quattordicesimo secolo, tra cui la Consacrazione del Duomo, l’Incontro di San Martino con il povero e San Giorgio che libera la principessa dal drago.
Sopra il portale destro è collocato il Compianto sul Cristo morto, opera in legno dipinto e dorato, formato da otto statue e risalente al 1530.
Del sedicesimo secolo sono il Fonte Battesimale, le due acquasantiere e la pietra tombale della famiglia Antonini, realizzate dallo scultore Bernardino da Bissone.
Purtroppo non è stato possibile recuperare il ciclo di affreschi del quindicesimo secolo che un tempo decorava la volta della Cappella del Gonfalone, di cui facevano parte affreschi di Domenico Lu Domine e Antonio Baietto, che raffiguravano l’Incoronazione della Vergine, la Madonna con Bambino e il Cristo benedicente.
Nel corso di lavori eseguiti nel 1647, finalizzati all’ampliamento del Duomo, furono rinvenuti circa venti corpi mummificati naturalmente, grazie all’azione combinata del sottosuolo, ricco di solfati di calcio, e di un fungo avente una notevole capacità idrovora, che ha permesso il compimento del processo di mummificazione in tempi rapidi.
Delle mummie ritrovate ne sono rimaste solo cinque, che si trovano esposte nella cripta del battistero di San Michele, di fianco al Duomo, e costituiscono un notevole patrimonio di grandissimo interesse antropologico.