Robecco sul Naviglio: cosa vedere sulle rive del fiume

Cosa vedere a Robecco sul Naviglio, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse, tra cui Casterno, Villa Gaia e Palazzo Archinto.

Informazioni turistiche

Situato lungo le rive del fiume Naviglio Grande, a 28 km da Milano verso Est, Robecco sul Naviglio fu in passato un frequentato luogo di vacanza per molti aristocratici milanesi, che erano soliti raggiungerlo navigando sul corso d’acqua.

Nella seconda metà del quattordicesimo secolo fu feudo di Giovannolo di Casate, che lo portò in dote alla moglie Beatrice da Pietrasanta nel 1412, prima di passare in via definitiva ai Pietrasanta.

La frazione di Casterno in epoca romana fu castrum e in quella medievale divenne luogo fortificato.

Nella Piazza XXI Luglio è situata la Chiesa di San Giovanni Battista, che conserva al suo interno opere pittoriche del Procaccini e dell’Appiani.

La Villa Gromo di Ternengo, che si trova in via Matteotti, venne costruita nella seconda metà del diciassettesimo secolo come residenza della famiglia Casati, sopra i resti di un antico convento.

Molto interessante la facciata di questo edificio, comprendente un portico a tre archi poggianti su colonne binate.

Cosa vedere a Robecco sul Naviglio

In via Matteotti è situata anche Villa Gandini, soprannominata Villa Gaia in quanto era il luogo di svago di Ludovico il Moro, risalente alla seconda metà del quattordicesimo secolo.

Di questa villa sono notevoli gli interni, decorati elegantemente da Andrea Appiani.

Il Palazzo Archinto venne realizzato nel periodo compreso tra la seconda metà del seicento e la prima metà del settecento, su disegno di Carlo Federico da Pietrasanta.

In Via Mazzini si affaccia Villa Dugnani, costruita sopra un precedente edificio del quindicesimo secolo, avente sulla facciata delle interessanti finestre in terracotta.

Nella stessa strada si trova anche il Palazzo Sironi Marelli, la cui opera di costruzione venne iniziata alla fine del diciannovesimo secolo ma non venne mai portata a termine.

Degno di nota il giardino all’italiana, caratterizzato da piante pregiate, corsi d’acqua e un laghetto artificiale.

Villa Scotti, che si trova in piazza XXI Luglio, risale alla prima metà del diciannovesimo secolo.

Nella stessa piazza è collocata Villa Terzaghi, notevole esempio di barocco lombardo.

La Villa Barbavara di Gravellona, soprannominata la Bassana, che fu costruita alla fine del diciassettesimo secolo, è circondata da un tipico giardino all’italiana, di notevole interesse il salone posto a piano terra, dove si trova un affresco raffigurante il Naviglio e le sue ville.