Malta: cosa vedere in 7 giorni nell’isola del Mediterraneo

Cosa vedere a Malta in 7 giorni, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse presenti nell’isola del Mediterraneo, tra cui La Valletta e l’antica capitale Mdina.

Informazioni turistiche

Per la sua posizione strategica, l’isola di Malta è sempre stata, fin dal passato, crocevia di numerose civiltà.

Abitata fin dalla preistoria, venne colonizzata dai fenici e dai greci, finì sotto il controllo di Cartagine e fu conquistata dai romani e nel 60 d.C..

Malta è famosa anche per essere stata il luogo dove naufragò San Paolo, durante il suo viaggio verso Roma.

Dopo un periodo di dominio Bizantino l’isola venne conquistata dagli arabi, i quali introdussero nuove colture e la lingua araba.

Il dominio arabo finì con l’arrivo dei normanni provenienti dal Regno di Sicilia, a cui seguirono gli angioini, gli Hohenstaufen e gli aragonesi.

Nel 1530 Carlo V concesse Malta in affitto perenne ai Cavalieri Ospitalieri, conosciuti come Cavalieri di Malta, un ordine monastico militare che nel 1565 seppe difendere eroicamente l’isola dall’assedio dei Turchi.

I Cavalieri fecero fortificare l’isola e costruirono la città di La Valletta.

L’ordine perse la sovranità dell’isola nel 1798 quando vennero cacciati da Napoleone, il quale requisì tutti i loro beni.

I maltesi si ribellarono ai francesi e, con l’aiuto della Gran Bretagna e del Regno delle due Sicilie, riuscirono a liberarsene.

Pur essendo la sovranità dell’isola rivendicata dai Borboni, Malta divenne parte dell’Impero Britannico fino al 1964, anno in cui ne ottenne l’indipendenza.

Dal 2003 è entrata a far parte dell’Unione Europea.

Oggi il turismo è molto sviluppato a Malta, grazie alle caratteristiche favorevoli dell’arcipelago, prime fra tutte la bellezza delle sue spiagge e il clima mite tutto l’anno.

Cosa vedere a Malta

La Valletta, capitale di Malta, è ricca di monumenti storici e fa parte dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco.

La Cattedrale di San Giovanni, eletta co-cattedrale insieme a San Pawl a Mdina, fu costruita per volere dei Cavalieri Ospitalieri dal 1573 al 1577.

Semplice dal punto di vista architettonico, accoglie al suo interno bellissime opere d’arte, dipinti, affreschi, decorazioni e sculture, eseguite da grandi maestri.

Nell’oratorio si trova la “Decollazione di San Giovanni Battista” di Caravaggio.

Il Palazzo del Gran Maestro, con la sua maestosità e imponenza, testimonia l’importanza dell’ordine dei Cavalieri di Malta.

La Casa Rocca Piccola è una ricca dimora nobiliare privata, che conserva al suo interno preziose collezioni testimonianti gli usi e i costumi della nobiltà maltese degli ultimi 400 anni.

Meritano di essere visti il museo nazionale di archeologia, il Museo delle Belle Arti e l’Hypogeum di Hal Saflieni (Paola), che è una cavità sotterranea estesa su tre livelli risalenti a epoche diverse, comprese tra il 3600 e 2500 a.C..

L’Hypogeum, in origine, era probabilmente un Santuario, mentre in tempi preistorici divenne una necropoli.

Oggi rientra nell’elenco dei patrimoni dell’umanità dichiarati dall’Unesco ed è possibile visitarlo prenotando anticipatamente.

Mdina è l’antica capitale di Malta, circondata da imponenti mura costruite dagli arabi, con al suo interno ricchi palazzi nobiliari.

Palazzo Falson, che è il secondo palazzo più antico di Mdina, è aperto al pubblico per le visite.

Marsaxlokk è un pittoresco villaggio di pescatori, oltre che secondo porto naturale dell’isola.

Vittoriosa, Senglea e Cospicua, conosciute come la Cottonera, sono città situate su tre penisole che ospitarono i bacini di carenaggio della marina britannica e per questo, durante la seconda guerra mondiale, subirono bombardamenti devastanti.

A quel tragico periodo risalgono le gallerie scavate nelle mura di fortificazione, che sono oggi visitabili.

E’ possibile visitare anche il Palazzo dell’Inquisitore, la Chiesa di San Lorenzo, l’Oratorio di San Giuseppe e il Maritime Museum.

Sulle isole di Malta e di Gozo si trovano importanti Templi megalitici, di cui il più antico risale al 5000 a.C.

Questi luoghi sono segnalati nell’elenco dell’Unesco.