Cosa vedere a Tirana in un giorno, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse, tra cui Piazza Scanderbeg, Moschea Ethem Bey e Museo storico Nazionale.
Informazioni turistiche
Capitale dell’Albania, Tirana è situata in una valle alla base del Monte Dajtit, sulle rive del fiume Lana.
Fu fondata all’inizio del diciassettesimo secolo dal generale turco Sulaimān Pascià, su un primo nucleo abitativo che risale al periodo romano e bizantino.
L’aspetto orientale, che caratterizzava la città in origine, col passare del tempo si è attenuato, fatta eccezione per il nucleo antico, che ha conservato invece alcune interessanti tracce.
L’attrazione principale del centro cittadino è costituita dalla Piazza Scanderbeg, dedicata all’eroe nazionale albanese Giorgio Castriota Scanderbeg, la cui statua equestre domina la piazza.
Questa piazza si distingue in particolare per le sue grandi dimensioni.
Collocata nel cuore di Tirana, costituisce un ricordo palpabile dell’epoca comunista, quando una dimensione così vasta serviva, oltre che per le sfilate dell’esercito, a dimostrare la potenza del regime.
Cosa vedere a Tirana
Intorno alla piazza risaltano la moschea di Ethem Bey, 1789-1823, di piccole dimensioni, con a fianco la Torre dell’Orologio, 1821-22, simbolo della città, e il Museo storico Nazionale, che racconta la storia dell’Albania dalla preistoria fino ai nostri giorni.
La costruzione della Moschea Ethem Bey iniziò nel 1789 e venne terminata nel 1823.
Nel periodo della dittatura comunista fu chiusa.
Venne riaperta nel 1991 da alcune migliaia di persone che, con coraggio, incuranti dell’opposizione delle autorità, vi entrarono per pregare e la polizia non si oppose.
Questo evento segnò l’inizio di una rinascita della libertà religiosa in Albania.
Molto interessanti sono gli affreschi collocati nel portico, che presentano alcune particolarità nei motivi disegnati, infatti sono raffigurati alberi, cascate e ponti, soggetti raramente presenti nell’architettura islamica.
Questo dimostra che tali opere sono state realizzati da maestranze non musulmane, probabilmente da veneziani.
Il Museo storico nazionale, progettato dall’architetto albanese Enver Faja e aperto al pubblico il 28 ottobre 1981, è il maggiore museo della nazione.
Per la sua costruzione fu demolito l’ex Palazzo comunale di Tirana.
Il grandioso mosaico presente all’ingresso principale, eseguito da vari artisti contemporanei e intitolato “gli albanesi”, raffigura il popolo albanese nella storia.
Nelle sale espositive sono comprese diverse sezioni, tra cui antichità, medioevo feudale, cultura albanese e diaspora arbereshe.
Non mancano spazi dedicati alla rinascita romantica nazionale, alla partecipazione albanese alla Rivoluzione Spagnola del 1936, alla resistenza partigiana al nazi-fascismo nella seconda guerra mondiale e al periodo del comunismo.
Da visitare i settori relativi alla storia filatelica, a Madre Teresa e alla visita di Giovanni Paolo II in Albania.