Gubbio: cosa vedere in un giorno

Cosa vedere a Gubbio in un giorno, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse, tra cui Palazzo dei Consoli, Teatro romano e Cattedrale.

Informazioni turistiche

Nella regione Umbria in provincia di Perugia, si trova la città di Gubbio, che si estende alle falde del monte Ingino, sulla cui sommità sorge la Basilica di Sant’Ubaldo, vescovo e patrono della città.

Per raggiungere la cima è possibile utilizzare, oltre ad una strada panoramica, una funivia che parte dal centro storico, situato a 550 metri di altitudine, e arriva a circa 900 metri, nel punto dove si trova la Basilica.

I primi insediamenti nel territorio eugubino risalgono all’epoca preistorica, ne sono una testimonianza alcuni ritrovamenti e le numerose caverne poste sui fianchi della montagna.

Intorno al secondo millennio a.C giunse in Italia l’antico popolo degli Umbri, che si stabilì in queste terre, organizzandosi inizialmente in piccoli villaggi fortificati costruiti in cima alle alture, poi, tra il decimo e il nono secolo a.C., aggregandosi in città.

Ikuvium o Iguvium è uno di questi antichi luoghi, il cui sito archeologico corrisponde oggi alla città di Gubbio.

Testimonianze uniche e molto importanti di tale periodo sono le Tavole eugubine, che furono scoperte intorno metà del quindicesimo secolo e acquistate dal comune nel 1456.

Si tratta di sette tavole in bronzo scritte in lingua umbra e in alfabeto latino, custodite nel Palazzo dei Consoli.

Centro molto fiorente in epoca romana, Gubbio fu distrutta dai Goti e ricostruita dai Bizantini sulle pendici del monte Ingino, più in alto rispetto al precedente sito dove oggi si trovano i resti del Teatro Romano.

La città fu libero comune e attraversò alterne vicende, poi dal tredicesimo secolo fino alla metà del quattordicesimo secolo, crebbe notevolmente sotto l’aspetto urbanistico, economico e demografico, sorsero edifici importanti come la Cattedrale, il Palazzo dei Consoli, e il Palazzo del Pretorio, detto anche “del Podestà”.

Nel quindicesimo secolo Gubbio perse il titolo di libero comune, passando sotto la signoria dei Montefeltro, signori di Urbino.

In questo periodo la città beneficiò di un nuovo slancio culturale e artistico, soprattutto con il duca Federico da Montefeltro, raffinato mecenate del Rinascimento, il quale fece costruire il Palazzo Ducale, a imitazione di quello più grande di Urbino.

Alla signoria dei Montefeltro seguì quella dei Della Rovere, poi la città fu devoluta allo Stato Pontificio, a cui rimase sottoposta fino all’annessione del Regno d’Italia.

Cosa vedere a Gubbio

L’edificio più importante di Gubbio è il Palazzo dei Consoli, la cui facciata è rivolta verso Piazza Grande.

Costruito fra il 1332 ed il 1349, è un vero gioiello di architettura, considerato l’unico che possa competere con il palazzo della Signoria di Firenze.

Dai primi anni del Novecento, il Palazzo dei Consoli ospita il Museo Civico e la Pinacoteca Comunale, dove sono custodite le preziose Tavole eugubine.

L’imponente Cattedrale di Gubbio, costruita al posto di una precedente chiesa romanica e dedicata ai Santi Mariano e Giacomo, risale ai secoli tredicesimo e quattordicesimo, al suo interno sono conservate importanti opere di artisti rinascimentali.

Di fronte alla Cattedrale si trova il Palazzo Ducale, costruito dopo il 1476 in stile rinascimentale per volere di Federico di Montefeltro.

In questo edificio, che è il risultato della trasformazione e dell’ampliamento di un nucleo di edifici medievali, è possibile visitare le sale al piano terreno, dove si trovano camini, ornamenti architettonici e la copia dello studiolo di Federico da Montefeltro, in quanto l’originale dell’opera si trova al Metropolitan Museum di New York.

Sulle pendici del Monte Ingino sorge la Basilica di Sant’Ubaldo realizzata sopra la chiesa dove era stato traslato, l’11 settembre 1194, il corpo del Santo.

La chiesa, documentata a partire dal tredicesimo secolo, fu restaurata nella prima metà del cinquecento, quando venne costruito l’annesso convento, affidato ai Canonici Regolari Lateranensi.

Nella Basilica sono conservati i ceri della Corsa dei ceri, che si svolge il 15 maggio di ogni anno in onore di Sant’Ubaldo.

Altre chiese interessanti sono le chiese di Santa Maria Nuova, San Francesco, San Domenico, San Giovanni, San Pietro e Sant’Agostino.

Alla periferia della città si trova il grande Teatro Romano, costruito alla fine del primo secolo a.C., che testimonia l’importanza raggiunta della città in epoca romana.

L’edificio, in gran parte restaurato, conserva le arcate inferiori e parte di quelle superiori.

Nella stagione estiva vengono organizzate rappresentazioni di spettacoli classici.

Una tradizione di questa città è il grande albero di Natale, che nel periodo natalizio viene illuminato su un versante del Monte Ingino.

Questa sagoma luminosa che riproduce la forma di un abete è finita nel Guinness dei primati, diventando un simbolo della città.

Da non dimenticare che alla città di Gubbio è legato il famoso episodio tratto dai Fioretti di San Francesco, che racconta del lupo feroce reso mansueto dal Santo.