San Felice a Cancello: cosa vedere nel comune casertano

Cosa vedere a San Felice a Cancello, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse di questo micro comune campano della provincia di Caserta.

Informazioni turistiche

Per questa sua particolare posizione, ad appena quindici chilometri da Napoli, da San Felice a Cancello si possono raggiungere tutte le principali località della regione in un raggio di circa 50 km e questo favorisce anche il traffico ferroviario delle merci concentrato nella vicina frazione di Cancello Scalo come strategica posizione logistica sulla traiettoria Napoli-Cancello Capua e Napoli-Cancello-Benevento.

Geograficamente si trova nella parte sud della Valle Suessola e fa parte del Parco regionale del Partenio caratterizzato dal monte Sant’Angelo a Palombara.

Frazioni vicine come Casazenca, Piedarienzo, Cave e Vigliotti, sono state unite a San Felice a Cancello formando il centro abitato del comune.

Se si prosegue sulla strada per Monte Sant’Angelo a Palombara ci si imbatte in Talanico mentre andando verso ovest sulla statale 162 incontriamo Ponti Rossi, Botteghino e Cancello Scalo.

Nel bel mezzo della Valle di Suessola si trovano San Marco, Trotti e Grotticella mentre Polvica è situata decisamente più a sud sull’altro versante del Monte Sant’Angelo nei pressi di Nola.

L’economia della zona si basa soprattutto sull’agricoltura, piccole attività artigianali specializzate soprattutto nella produzione di ceste e commercio al dettaglio.

Per quanto riguarda il clima di San Felice a Cancello esso è decisamente mite e caratterizzato da un frequente vento dovuto alla differenza di temperatura delle masse d’aria situate tra la valle superiore Caudina e la valle inferiore di Suessola che sono in comunicazione attraverso la gola delle Forche Caudine.

Nella zona sono stati rinvenuti resti architettonici di epoca remota appartenenti ad un tempio costruito in epoca Sannita, inoltre si ha ragione di credere che nelle vicinanze abbia avuto sede anche la base militare del console Marco Claudio Marcello durante la seconda guerra punica.

Altri insediamenti in epoca recente sono risalenti al decimo secolo dopo Cristo quando nacque il primo centro abitato intorno ad una cappella dedicata a San Felice. Per alcuni secoli le popolazioni della zona furono amministrate dal feudo di Arienzo fino ad ottenere alla fine del 1700 l’indipendenza.

Cosa vedere a San Felice a Cancello

Sulla collina sorge il castello normanno costruito intorno all’anno 839 dal longobardo Rudovaco che lo donò prima di morire al conte di Acerra.

Una leggenda narra che il conte, nel portare a termine un passaggio sotterraneo che avrebbe messo in comunicazione il castello con quello del suo feudo, causò il crollo di buona parte dell’edificio che non fece in tempo a ricostruire prima della usa morte avvenuta in battaglia.

Il castello fu successivamente ricostruito dal normanno Ramperto.

Secondo la tradizione il conte, nel tentativo di unire l’edificio, tramite un cunicolo sotterraneo, al castello del suo feudo, provocò il crollo di un’intera ala della costruzione.

Non fece in tempo a porre rimedio al danno perché trovò la morte nella battaglia di Sclavi, dove combatté al fianco di Landone di Capua.

A ricostruire il castello fu il normanno Ramperto che in breve tempo cambiò idea e lo fece distruggere di nuovo. Furono i conti Mattaloni che lo ricostruirono dandogli l’aspetto attuale, eccezion fatta per piccole modifiche attuate dai successivi proprietari nel corso dei secoli.