Roatan: informazioni utili sull’isola tropicale

Informazioni sull’isola di Roatan, utili per organizzare vacanze nell’isola tropicale famosa per le sue spiagge e la presenza di una barriera corallina, consigliate immersioni per ammirare la fauna marina.

Dove si trova

Situata a 30 miglia al largo della costa settentrionale dell’Honduras, da cui costa dista solo mezz’ora di volo, Roatan è un’isola tropicale del Mar dei Caraibi, facente parte delle Islas de la Bahía, insieme alle isole Guanaja e Utila.

Queste isole sono la continuazione della barriera corallina del Belize, luoghi molto belli dove è possibile apprezzare l’affascinante barriera corallina, fare immersioni subacquee e praticare snorkelling per osservare la fauna marina.

Territorio

Sulla costa occidentale, considerata un parco marino, si affacciano spiagge incantevoli, tra cui la spiaggia di West Bay, lambita da un’acqua limpida e trasparente, e la spiaggia Tabyana Beach, riservata ai passeggeri delle navi da crociera che settimanalmente affollano questo angolo di paradiso.

L’isola, lunga 60 km e larga 8 km, è attraversata da una sola strada centrale, sulla quale transitano soprattutto le jeep che trasportano i turisti alle caratteristiche strutture ricettive.

Popolazione

Gli abitanti dell’isola vivono in condizioni di povertà e abitano in pittoresche palafitte sulla costa o favelas all’interno.

La lingua parlata è una versione spiccatamente caraibica della lingua inglese.

Fuso orario

Per quanto riguarda il fuso orario a Roatan ci sono 7 ore in meno rispetto all’Italia, meno 8 quando nei periodi in cui è in vigore l’ora legale.

Clima

Il clima è caratterizzato da un’unica stagione, con temperatura media di 28° C, un periodo più secco che va da novembre ad aprile, e uno più umido che va da maggio ad ottobre.

Dal mese di settembre fino alla metà di novembre si possono verificare uragani.

Storia

La storia di questa isola comprende anche un periodo di occupazione dei Maya, prima dell’approdo di Cristoforo Colombo sulla vicina isola di Guanaja.

Con l’arrivo degli spagnoli la maggioranza della popolazione indigena fu catturata e venduta al mercato degli schiavi per farla lavorare nelle piantagioni di Cuba oltre che nelle miniere d’oro e d’argento del Messico.

Durante il colonialismo europeo molte navi vi fecero sosta e l’isola fu occupata militarmente diverse volte, non solo da militari ma anche da pirati francesi, olandesi e inglesi, come il famoso Henry Morgan e il capitano John Coxen, fino quando il covo di pirati fu sconfitto dalla flotta spagnola.