Bologna: cosa vedere in due giorni

Cosa vedere a Bologna in due giorni, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse, tra cui Basilica di San Petronio, Piazza Maggiore e Torre degli Asinelli.

Informazioni turistiche

La zona della pianura padana dove oggi sorge Bologna, il capoluogo della regione Emilia Romagna, era abitata fin dal IX secolo a.C., ma il primo nucleo della città, chiamato Felsina, fu fondato dagli Etruschi nel 550 a.C..

Con la discesa dei Galli nella penisola italica nel 350 a.C. gli Etruschi vennero gradualmente messi in minoranza e Felsina, conquistata dalla tribù gallica dei Boi, iniziò a chiamarsi Bona.

Quando arrivarono i romani il nome della città fu latinizzato e diventò Bonomia, il centro urbano fu ampliato e furono fatte importanti opere pubbliche.

Il tardo medioevo fu un periodo in cui la città ebbe una crescita importante, dovuta all’arrivo di popolazione proveniente dalla campagna ed anche alla presenza dell’Università, indicata come la prima Università del mondo occidentale.

Infatti l’origine dell’Università di Bologna risale all’anno 1088 e già nel medioevo la sua fama attirò letterati e studiosi da tutta l’Europa. Risale al medioevo anche la costruzione dei numerosi portici, caratteristica della città.

Comunque fin da questa epoca il centro della città coincideva con Piazza Maggiore, la piazza principale di Bologna, dove si affacciano gli edifici principali della città medievale e la Basilica di San Petronio, il santo patrono della città.

Infatti allo scopo di creare uno spazio da adibire al mercato, nel XIII secolo, il comune acquistò e fece abbattere gli edifici che si trovavano nella zona dove oggi sorge la piazza, che assumerà la forma attuale nel quattrocento.

Sul lato settentrionale della piazza sorge il Palazzo più antico, il Palazzo del Podestà, che fu edificato nel 1200.

Il Palazzo è sovrastato dalla Torre dell’Arengo, con la campana che chiamava a raccolta il popolo (arengo), ed è corredato un alto portico decorato che ospitava cappellai, merciai e nel Medioevo anche salumieri, formaggiai, fruttivendoli e notai.

Sul retro si trovano il palazzo del Capitano del Popolo e il palazzo di Re Enzo.

Cosa vedere a Bologna

Sul lato occidentale della piazza si trova il vecchio Palazzo Comunale, costituito dai due edifici adiacenti del Palazzo d’Accursio e del Palazzo del Legato.

Il primo, sovrastato dalla torre dell’orologio, prende il nome dal giurista Francesco Accursio, che vi abitò nella seconda metà del XIII secolo.

L’altro, il Palazzo del Legato, è del XVI secolo e fu costruito per ospitare gli appartamenti del Cardinale Legato.

Nel Palazzo Comunale, sede del Comune di Bologna, hanno sede le Collezioni Comunali d’Arte di Bologna ed il Museo Morandi.

Nella parte orientale di Piazza Maggiore si trova il Palazzo dei Banchi che deve il suo nome alle botteghe dei cambiavalute e dei banchieri che occupavano questo lato della piazza.

Il Palazzo dei Banchi insieme a quello dei Notai (altro edificio storico che si affaccia su questa piazza) era la sede delle corporazioni medioevali.

In realtà Palazzo dei Banchi non corrisponde ad un unico edificio ma ad una facciata costruita su progetto del Vignola nel XV-XVI secolo, al fine di portare al livello degli edifici circostanti le vecchie case che si affacciavano su questa parte della piazza.

Da questo Palazzo inizia il portico più famoso, il Pavaglione, che collega Piazza Maggiore al Palazzo dell’Archiginnasio, prima sede dell’Università di Bologna.

La parte meridionale di Piazza Maggiore è occupata dall’imponente Basilica di San Petronio, la cui costruzione fu iniziata nel 1390 per volontà del popolo, dopo l’autonomia della città dal dominio pontificio.

Il Comune diede l’incarico all’architetto Antonio di Vincenzo, per l’edificazione di una grande chiesa civica, i cui lavori termineranno quasi tre secoli più tardi, e non raggiungeranno le dimensioni previste dal progetto originario.

La basilica oggi si presenta in stile gotico, con alcuni elementi rinascimentali e la facciata incompiuta. Dal 1929 risulta trasferita alla diocesi e la sua consacrazione risale al 1954.

Bologna è famosa anche per le sue torri, di origine medievale furono costruite soprattutto per scopi militari e divennero un simbolo di potere e prestigio.

Le più famose sono la Torre degli Asinelli e la Garisenda, che sorgono in piazza Ravegnana.