Crocifisso di San Damiano: preghiera di San Francesco

Preghiera di San Francesco davanti al crocifisso di San Damiano, storia e spiegazione di questo luogo di culto situato ad Assisi con analisi dei significati e simboli riportati nella Croce.

Crocifisso di San Damiano

La chiesa di San Damiano dal punto di vista artistico, confrontata con altre basiliche di Assisi, riveste un’importanza minore, tuttavia è un luogo che la storia ha legato in maniera indissolubile alla vita di San Francesco e Santa Chiara.

La facciata della chiesa è formata da un portico che consente l’accesso alla cappella di San Girolamo dove si trovano alcuni affreschi di Tiberio di Assisi risalenti a epoche comprese tra il 1517 ed il 1522 d.C.

L’interno della chiesa è a una navata con abside affrescata con pitture del quattordicesimo secolo, un coro ligneo dei primi anni del sedicesimo secolo e una copia del Crocifisso autentico, trasferito nella basilica di Santa Chiara.

Secondo quanto narra la leggenda, nell’anno 1205 San Francesco stava pregando davanti al Crocifisso posto all’interno della Chiesa di San Damiano in Assisi, ad un certo punto il Signore si rivolse a lui chiedendogli espressamente di riparare la sua casa.

Il Crocifisso, di autore ignoto ma risalente al 1100 circa, si distingue da altri opere dello stesso tipo per la raffigurazione posta in essere del Cristo in croce che sembra quasi elevarsi per trasmettere a braccia spalancate un messaggio di pieno di speranza.

Il Crocifisso di San Damiano non fa parte di quelli che rappresentano Gesù che soffre, uno stile successivo che prevalse solo dopo il tredicesimo secolo.

Il Cristo rappresentato in questa meravigliosa opera raffigura un aspetto vittorioso, in cui gli occhi sono normalmente aperti.

La vittoria è dipinta chiaramente nella cimasa dove risalta Gesù che ascende al cielo circondato dagli angeli e portando in mano la croce, che pare quasi uno scettro da re oltre che uno stendardo simboleggiante il trionfo ottenuto.

In alto si intravede la mano di Dio Padre che lo accoglie a sè, mentre sotto è riportata la dicitura, composta da varie abbreviazioni, “Ihs Nazare Rex Iudeoru” che tradotta in italiano significa “Gesù Nazareno Re dei Giudei”.

I due santi posti ai due lati della Croce, che non sono stati identificati in maniera certa, simboleggiano l’intera umanità raggiunta dal vangelo.

Il centurione è colui che, assistendo alla morte di Gesù, dice: “Veramente quest’uomo era Figlio di Dio”. Circa le piccole figure che si trovano vicino al centurione non è stabilito chi esse siano, potrebbero essere il figlio guarito da Gesù con l’intera famiglia presente.

Alla destra delle gambe del Crocifisso si può notare un piccolo gallo, riferimento al tradimento di Pietro che rinnegò Gesù come riportato nei Vangeli, o, con maggiore probabilità, al sorgere del nuovo sole, ovvero il Cristo, che rappresenta il vero Oriente.

Preghiera di San Francesco davanti al Crocifisso di San Damiano

Altissimo glorioso Dio, illumina le tenebre del cuore mio. Dammi fede retta, speranza certa e carità perfetta, sapienza e conoscenza. Signore, che io faccia la tua santa e verace volontà. Amen.