Cosa vedere a Ghivizzano Castello, piccolo borgo toscano in provincia di Lucca, un luogo ricco di storia dove ogni anno si svolge la tradizionale festa medievale del norcino.
Informazioni turistiche
Ghivizzano è un borgo medievale che fa parte del comune di Coreglia Antelminelli.
Il percorso stradale per chi viene da Lucca prevede un tempo di percorrenza di circa 25 minuti in auto in direzione Garfagnana, passato Borgo a Mozzano e il Ponte del Diavolo, si trovano chiare indicazioni stradali.
Le origini della fortificazione risalgono all’epoca romana, mentre il suo sviluppo urbano ebbe inizio nel periodo longobardo.
Dal XI secolo i Ronaldinghi, antica e potente famiglia Longobarda, la governarono per alcuni secoli fino a quando per effetto di eredità passò alla famiglia dei Bizzarri e poi degli Antelminelli.
Nel XIV secolo fu il condottiero e Signore di Lucca, Castruccio Castracani degli Antelminelli a realizzare un’importante opera di consolidamento di tutta la cittadella.
Venne ristrutturata la torre, oggi chiamata “Torre di Castruccio”, utilizzata come alloggio in tempo di guerra, i tre piani che la compongono ospitavano al pianterreno i magazzini, al primo piano la cucina e al secondo piano la camera per dormire, risale a quel periodo anche la costruzione di una caserma per i soldati, inoltre accanto alla porta d’ingresso al borgo, fu realizzato un palazzo utilizzato come dimora signorile per tutta la famiglia.
A protezione del borgo venne posta una nuova cinta muraria, che ancora oggi possiamo ammirare con la caratteristica via Sossala, vale a dire sub-sala, sotto la sala, un affascinante camminamento coperto con soffitto a volte, il cui percorso è illuminato dalla luce che filtra dalle finestre poste sul lato esterno delle mura.
Dopo la morte di Castruccio, avvenuta nel 1328, Francesco Castracani degli Antelminelli, abitò con la sua famiglia Ghivizzano, nel palazzo situato nei pressi della porta d’ingresso.
Cosa vedere a Ghivizzano Castello
In tale imponente costruzione morirono la moglie Giovanna nel 1336 e il figlio Filippo nel 1347, i loro corpi furono seppelliti nella pieve della rocca, la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, che si raggiunge attraverso la via centrale, via Monsignor Davide Camilli, nato a Ghivizzano e divenuto Vescovo di Fiesole, morto del 1909.
Su questa via in pietra, si affaccia un’altra piccola chiesa-oratorio, in stile romanico risalente al 1390, dedicata in origine a San Matteo e dal 1780 a Sant’Antonio.
Successivamente, essendo divenuta insufficiente la capienza della chiesetta per ospitare tutti i parrocchiani, venne ampliata l’altra Chiesa del Borgo, quella della Rocca dedicata a San Martino, risalente al 1308 e sempre in stile romanico.
I primi ampliamenti, che risalgono al 1780, e quelli successivi del 1885 la trasformarono nell’attuale Chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo.
Il campanile fu ricostruito nel 1857 in stile neogotico e nel 1895 fu aggiunta una terza campana.
Risale al XIX secolo la costruzione della scala che serve per accedere alla rocca e alla chiesa dei Santi Paolo e Pietro, realizzata abbattendo un pezzo delle mura medievali.
Nel 1810 quando a Lucca governava Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone Bonaparte, fu aggiunta al Borgo una seconda porta di accesso chiamata Porta del Portello.
Ogni anno, nella prima decade di settembre, si svolge a Ghivizzano Castello la tradizionale feste del norcino, una sagra di specialità culinarie tipiche della zona con abbondanza di vini in degustazione.