Caserta: cosa vedere, Città vecchia, Reggia

Cosa vedere a Caserta in un giorno, itinerario di un giorno comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse, tra cui Reggia Vanvitelliana e borgo medievale, alla scoperta di antiche tradizioni artigianali come quella delle sete di San Leucio.

Informazioni turistiche

Situata al confine nord-orientale della pianura campana, Caserta si trova racchiusa parzialmente dalla catena dei monti Tifatini.

Il nome trae origine dai termini “Casa hirta” che significano centro abitato abbarbicato sul monte.

In passato Caserta si chiamava Galatia e si trovava all’incirca nello stessa zona dove oggi è situata la città moderna.

Dopo che la città fu prima saccheggiata ripetutamente dai saraceni e in seguito distrutta dai longobardi, i pochi abitanti sopravvissuti si spostarono in zone a maggiore altitudine, dando vita al centro abitato di Caserta Vecchia.

L’economia di Caserta è prevalentemente agricola, avendo un terreno in gran parte fertile, con la presenza di alcune piccole industrie.

Grazie all’ottima posizione geografica, al clima mite, alla varietà dei luoghi da visitare, molto interessanti dal punto di vista culturale e naturalistico, Caserta è diventata una città con un forte richiamo turistico.

Cosa vedere a Caserta

Tra i principali monumenti e attrazioni rientrano la Reggia Vanvitelli e il Borgo di Caserta Vecchia.

La costruzione della Reggia di Caserta, da molti paragonata a Versailles, fu voluta da Carlo III di Borbone.

Nell’itinerario di visita della residenza reale sono compresi la Cappella Palatina, gli Appartamenti reali, la Pinacoteca, il Teatrino di corte, il Museo, che ha splendide decorazioni di marmo, la biblioteca e il parco con i giardini all’inglese.

Il Borgo medievale di Caserta vecchia, molto ben conservato, contiene numerose testimonianze storiche e artistiche.

Le tradizioni artigianali sono molto radicate a Caserta, tra esse spicca quella delle sete di San Leucio, una frazione posta a breve distanza dal centro di Caserta.

A partire dal regno dei Borboni, le sete, i broccati e il raso di San Leucio si diffusero in tutta Europa, ottenendo un duraturo riconoscimento per la loro eccellente qualità.

Dal 1991, Caserta è diventata sede della Seconda Università di Napoli, creata con lo scopo di distribuire razionalmente gli studenti su due atenei diversi.