Fiumalbo: cosa vedere nell’antico borgo

Cosa vedere a Fiumalbo, itinerario comprendente i principali luoghi di interesse del borgo, tra cui la piazza principale con la Chiesa di San Bartolomeo e le capanne celtiche nei dintorni, oltre a escursioni naturalistiche.

Informazioni turistiche

Situato in provincia di Modena nel Parco del Frignano, Fiumalbo rientra tra i borghi più belli d’Italia.

Le origini del paese sono molto antiche, come testimoniano gli edifici rurali presenti, risalenti al quarto secolo a.C., costruite quindi all’epoca dei Celti.

Tali edifici consistono in casoni rettangolari di pietra, ricoperti in alcuni casi con tetti di paglia, mentre in altri comprendono un tetto costruito in pietra arenaria a gradoni, con un aspetto della struttura complessiva molto simile a costruzioni dello stesso tipo presenti in Irlanda e Scozia.

Il nome Fiumalbo indica le acque spumeggianti dei torrenti che attraversano la zona.

Il centro storico ha conservato l’aspetto tipico del borgo medievale, con le sue case in pietra affacciate su stradine non pari, dove si alternano salite e discese.

Nella piazza principale di Fiumalbo è situata la chiesa di San Bartolomeo Apostolo, risalente al 1220 ma ricostruita nel 1592, usando diverso materiale recuperato dalla chiesa precedente, di cui si possono osservare ancora vari frammenti.

La chiesa attuale è orientata diversamente rispetto a quella originaria e comprende un bel portale sul fianco sinistro, diventato facciata, la navata centrale è dotata di soffitto a cassettoni e le cappelle laterali sono arricchite da altari di notevole valore artistico.

Inoltre nell’interno sono conservati frammenti lapidei di età romanica, oltre a due tavole cinquecentesche raffiguranti rispettivamente la Madonna con i Santi, opera di Saccaccini, e il Redentore, capolavoro realizzato dalla scuola toscana.

Nell’abside è possibile ammirare la bella tela raffigurante il Martirio di San Bartolomeo, opera del 1837 realizzata da Adeodato Malatesta.

Molto interessanti sono gli arredi sacri e le argenterie conservate nel luogo di culto, tra cui la croce di Fiumalbo, opera del 1494 realizzata in lamina di argento dagli orafi modenesi Antonio e Jacopo da Porto, una piccola statua della Madonna in argento del Borroni, e una croce d’argento del 1747.

Cosa vedere a Fiumalbo

La Chiesa dell’Immacolata Concezione, conosciuta anche come Chiesa dei Bianchi perché sede della confraternita omonima, ha una facciata in pietra che incorpora il portale della chiesa precedente sopra la quale venne costruita.

L’interno ad aula comprende una grande volta a botte, una tela cinquecentesca dell’incoronazione della Vergine, uno stendardo settecentesco per processione, dipinto su ambedue i lati, l’altare ottocentesco e l’organo.

La chiesa di Santa Caterina, risalente al 1601, ospita al suo interno un museo di arte sacra dove, tra le principali opere rientrano la Tavola raffigurante la Madonna col Bambino in Trono, dipinta da Saccaccino Saccaccini, e un dipinto del cinquecento che ha per soggetto l’Ultima Cena, in precedenza posto a decoro del monastero delle suore Domenicane.

L’Oratorio di San Rocco, che risale al 1418 ed è situato all’inizio del borgo, ha un interno dove si trovano decorazioni dell’artista Saccaccini, realizzate nel 1535, inoltre le caratteristiche costruttive sono quelle tipiche del rinascimento toscano, con interno a crociera e pavimento in coccio.

Partendo da Fiumalbo, durante la stagione invernale è possibile raggiungere con le ciaspole la Val di Luce, avventurarsi in percorsi di trekking con racchette da neve e fare gite in motoslitta o mountain bike sulla neve.

Gli appassionati di pesca possono praticare questa attività rispettando le regole, tra cui quella che prevede il divieto di catturare e trattenere le specie protette, pescate nei torrenti e nei laghetti compresi nel territorio.

In estate è possibile soggiornare nei vari agriturismo sparsi nella zona, per riposarsi immersi nella natura e per conoscere direttamente le tradizioni locali.

Tra gli eventi va ricordata la festa di San Bartolomeo, Santo Patrono del paese, che si svolge il 24 agosto e durante la quale sono allestite bancarelle dislocate per le vie del centro, previsto il gioco della tombola a chiusura della manifestazione.

La sera della vigilia della festa ha luogo la Processione, con la quale viene trasportata la statua del Santo, seguita dalle antiche Confraternite dei Bianchi e dei Rossi con i loro tradizionali costumi e stendardi.

In questa occasione il paese si illumina con fiaccole e candele e, comprendendo anche il corso sul fiume, l’effetto complessivo risulta essere molto suggestivo.

Nelle pasticcerie del centro storico di Fiumalbo viene prodotto il famoso Croccante di Fiumalbo, realizzato seguendo una particolare ricetta locale che si tramanda da molte generazioni, caratterizzata da ingredienti semplici tra cui sono inclusi il miele, le mandorle, lo zucchero e il caramello.

Nelle vicinanze di Fiumalbo, in località di Doccia e nel borgo delle Valdare, si trovano le Capanne Celtiche, che consistono in edifici rurali di pietra caratterizzati da particolari facciate a gradoni e ricoperti con lastre di arenaria.

Da Foce a Giovo, che è un valico situato tra il Monte Femminamorta e il Monte Borra posto a dieci chilometri da Fiumalbo, passa la Strada del Duca, lungo la quale si trovano varie conche create dai ghiacciai che, riempiendosi d’acqua, formano piccoli laghi dotati di acqua particolarmente limpida.