Imola: cosa vedere nell’antica colonia romana

Cosa vedere a Imola in un giorno, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi d’interesse, tra cui Rocca sforzesca, Cattedrale San Cassiano, Palazzo vescovile e Teatro comunale.

Informazioni turistiche

Situata lungo la via Emilia, dove la valle appenninica del fiume Santerno sfocia nella pianura Padana, Imola nacque come colonia romana nel secondo secolo prima di Cristo, ma i primi insediamenti umani nel territorio risalgono al paleolitico.

I resti di un villaggio risalente a epoca villanoviana sono venuti alla luce a Pontesanto, località posta lungo la via Emilia, e tra di essi alcune tombe contenenti corredi funerari molto interessanti.

Il villaggio di Monte Castellaccio e la necropoli di Montericco costituiscono interessanti testimonianze delle popolazioni aventi caratteristiche umbre, che si stabilirono nella zona tra il quarto e il quinto secolo a.C..

Tra i principali monumenti e luoghi d’interesse rientra la Rocca Sforzesca, imponente costruzione medievale, a pianta quadrangolare e con quattro torrioni agli angoli, che costituisce un ottimo esempio di architettura fortificata del periodo a cavallo tra medioevo e rinascimento.

Al suo interno sono presenti una collezione di armi e un’ampia raccolta di maioliche medievali.

Presso l’ex convento trecentesco di San Domenico sono ospitate al secondo piano le Collezioni d’Arte della Città.

Cosa vedere a Imola

Nel nuovo percorso museale, ordinato per sezioni tematiche e cronologiche, sono esposti circa 600 pezzi tra dipinti, sculture, ceramiche, disegni, monete e medaglie delle collezioni civiche, tutti materiali interessanti per una ricostruzione storica dal Medioevo alla contemporaneità, avente come filo conduttore la città di Imola, della quale vengono evidenziati i luoghi, gli avvenimenti, i gusti e gli stili di vita degli abitanti.

Il percorso di visita si snoda all’interno dell’ex convento domenicano, che conserva l’antica sala del capitolo, contenente affreschi del primo Trecento, la biblioteca cinquecentesca e un inaspettato ingresso nel pulpito della Chiesa di San Domenico.

La Cattedrale di San Cassiano, risalente al 1100 e restaurata successivamente, ha un interno a tre navate dove sono conservati un bel fonte battesimale e un Crocifisso ligneo cinquecenteschi, oltre alle spoglie di San Cassiano e di San Pier Crisologo.

La navata centrale è molto ampia, ai lati si trovano profonde cappelle, la zona presbiteriale forma una scenografia grandiosa, comprendente due scalinate simmetriche che salgono dalle navate laterali, e altre due da quella centrale verso il presbiterio, mentre una scala di maggior larghezza, posta in posizione centrale, scende nella cripta.

Vicino alla Cattedrale si trova il Palazzo Vescovile che ospita al suo interno il Museo diocesano dedicato all’arte sacra.

Il Teatro Comunale, il più importante di Imola, è dedicato alla cantante lirica Ebe Stignani, nata nel 1903 e morta nel 1974, viene usato soprattutto per ospitare spettacoli di prosa e di musica a livello nazionale.

La Sala Grande del Teatro Stignani può contenere fino a 468 persone, suddivise fra platea, tre ordini di palchi e galleria, mentre nel ridotto, da 99 posti a sedere, è installato un maxischermo che viene usato solo in certe occasioni.