Cosa vedere a Acqui Terme, itinerario dei principali monumenti e luoghi di interesse, tra cui Museo Archeologico, Castello dei Paleologi, Fontana La Bollente e Duomo.
Informazioni turistiche
Cittadina del Piemonte in provincia di Alessandria, Acqui Terme si trova nella zona dell’alto Monferrato, sulla sponda sinistra del fiume Bormida.
Aquae Statiellae era il nome della città fondata dai Romani nel territorio degli Statielli, una popolazione ligure che fu sconfitta definitivamente dal console Marco Popilio Lenate nel 173 a.C.
Il toponimo di Aquae Statiellae ricorda il nome della popolazione originaria e le famose acque termali che sgorgano nella zona.
Dell’età romana sono visibili, tra le altre cose, i resti delle strutture termali, dell’acquedotto e del teatro, monumenti che testimoniano l’importanza raggiunta dal municipium romano fra il primo e il terzo secolo d.C.
I numerosi reperti di età preistorica e protostorica, età romana, età tardo-antica e medievale, rinvenuti durante gli scavi sono oggi conservati all’interno del Museo Archeologico presso il Castello dei Paleologi, che si trova nella parte più alta e più panoramica del centro storico, formato da Borgo Pisterna, il nucleo abitato più antico, Borgo San Pietro e Borgo Nuovo.
Nel centro della città e al di là del fiume Bormida, sgorgano sorgenti termali ricche di proprietà curative, usate insieme ai fanghi negli stabilimenti termali delle Nuove Terme, in centro città, e delle Antiche Terme, situate al di là del Bormida.
Simbolo della città è la Fontana della Bollente, collocata nella piazza omonima, un tempietto di marmo a forma ottagonale progettato da Giovanni Ceruti e costruito nel 1870, sotto il quale sgorga, a una temperatura di circa 74 gradi centigradi e con la portata di 560 litri al minuto, una sorgente naturale di acqua sulfurea salso-bromo-iodica.
Cosa vedere a Acqui Terme
A sinistra della piazza, passando sotto la Torre Medioevale dell’Orologio, eretta senza fondamenta sopra una porta dell’antica cinta muraria, si giunge a Corso Italia e poi a piazza San Francesco, dove si trova l’ottocentesca Fontana della Rocca e la Chiesa conventuale di San Francesco d’origine quattrocentesca, ma rimaneggiata a metà dell’ottocento.
Quasi di fronte alla Chiesa si apre la piccola piazza Abram Levi con il Palazzo Comunale, dimora dei Conti Lupi di Mirano risalente alla fine del seicento, ma rimaneggiata successivamente.
In piazza Addolorata sorge la Basilica di San Pietro-Addolorata, il monumento più antico della città, di probabile origine paleocristiana e costruito in forme romaniche sulle fondamenta del preesistente luogo di culto.
Nel 1718 il Vescovo Carlo Antonio Gozzanti restaurò la struttura, divise la navata centrale e consacrò la Basilica alla Madonna Addolorata.
Dell’edificio originale sono giunte a noi la navata principale, il campanile romanico a pianta ottagonale e le absidi.
Nella scenografica piazza Duomo è possibile ammirare la Cattedrale dedicata all’Assunta, consacrata nel 1067 da San Guido, Vescovo e Patrono della città.
L’edificio di origine romanica con pianta a croce latina a cinque navate, trasformato nel corso dei secoli, conserva, della primitiva architettura, parte delle strutture esterne, il transetto e le absidi semicircolari.
La sala del Capitolo ospita il trittico della Madonna del Monserrato, capolavoro del pittore spagnolo Bartolomeo Bermejo, realizzato intorno al 1480.
Attiguo al Duomo sorge il Palazzo Vescovile risalente al quattrocento.