Cosa vedere a Macomer, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse, tra cui il Nuraghe Santa Barbara, la Chiesa di San Pantaleo e il Museo del Marghine.
Informazioni turistiche
Situato in provincia di Nuoro, tra i monti del Marghine e lungo la via di comunicazione che unisce il nord e il sud della Sardegna, Macromer risulta essere stato abitato fin dall’epoca nuragica, in seguito venne conquistato dai Romani e fu capoluogo del Marghine, prima di passare agli Aragonesi.
A comprovare questa affermazione contribuiscono i numerosi siti nuragici presenti nella zona, considerati tra i più interessanti della Sardegna.
Tra i principali luoghi di interesse rientra il Nuraghe Santa Barbara, formato da una torre centrale a base quadrangolare di generose dimensioni e colorazione rossa, e il Nuraghe Ruggiu, dove si possono vedere tombe risalenti all’età del Rame.
Nel Rione di Santa Croce sono presenti edifici dotati di portali e finestre stile gotico-aragonese.
Cosa vedere a Macomer
La Chiesa di San Pantaleo, risalente al sedicesimo secolo e restaurata il secolo successivo, mostra al suo interno un settecentesco Crocifisso in legno.
Nel Museo del Marghine sono raccolte interessanti testimonianze storiche e archeologiche riguardanti tutta la zona.
Nei dintorni, a circa dieci chilometri, si trova Silanus, piccolo paese dove è consigliabile vedere la duecentesca Chiesa di San Lorenzo, decorata esternamente con archetti pensili, mentre all’interno si possono notare tracce di affreschi del quattordicesimo secolo.
Nelle vicinanze si trovano i resti di un insediamento preistorico, comprendenti il Nuraghe Santa Sabina, un pozzo sacro e una tomba di giganti.
Non lontano è posta la romanica chiesa di Santa Sabina, risalente all’anno mille, di notevole interesse per la particolare struttura a tre ambienti terminanti ciascuno con un abside.