Castelsardo: cosa vedere nel borgo della Sardegna

Cosa vedere a Castelsardo, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse, tra cui Castello dei Doria e Chiesa Santa Maria delle Grazie.

Informazioni turistiche

Borgo medioevale situato su una rupe rocciosa, lungo la costa del golfo dell’Asinara a nord della Sardegna, Castelsardo fa parte del club dei Borghi più belli d’Italia.

Appartengono al territorio di Castelsardo anche l’isola di Molino e gli scogli Forani.

La Rocca, il centro storico caratterizzato da vicoli stretti e scalinate, e la Chiesa con la cupola del campanile decorata in maiolica, caratterizzano l’antico borgo, che sorge in splendida posizione panoramica a picco sul mare.

Nell’interno della Cattedrale, costruita in stile Tardo Gotico e dedicata a Sant’Antonio Abate, l’altare maggiore è dominato dalla tavola quattrocentesca raffigurante la Madonna con Bambino assisa in trono, dipinta dall’artista conosciuto come maestro di Castelsardo.

Vicino al Duomo sorge il Castello dei Doria, fatto costruire dalla famiglia genovese nel dodicesimo secolo.

Il Castello ospita al suo interno il Museo dell’Intreccio Mediterraneo, un’esposizione molto interessante, dedicata alla locale tradizione dell’intreccio dei cestini, oltre che ad altri utensili usati nella vita quotidiana.

Cosa vedere a Castelsardo

La Chiesa di Santa Maria delle Grazie, di epoca medievale, conserva al suo interno il trecentesco Crocifisso ligneo del Cristo Nero.

A questa Chiesa è legata la festa nota come Lunissanti, una manifestazione religiosa popolare unica nel suo genere, che si svolge il Lunedì della settimana Santa a Castelsardo, che inizia e si conclude nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie.

All’alba del lunedì Santo, la Confraternita della Santa Croce, riceve dal Priore i Misteri, la processione si svolge al ritmo di canti verso il Monastero di Nostra Signora, nel paese di Tergu, dove i partecipanti, dopo la Messa, si riuniscono in gruppi per pranzare sul prato davanti all’Abbazia, per poi rientrare la sera alla chiesa di Santa Maria delle Grazie.

In località Multeddu si trova un grosso masso eroso dagli agenti atmosferici, il cui aspetto è quello di un grosso elefante, per questo è noto come la Roccia dell’Elefante, al suo interno sono state scavate due tombe ipogeiche risalenti al Neolitico, chiamate le domus de Janas.

Questa zona è stata abitata fin dal periodo nuragico, ne sono una testimonianza i resti del nuraghe Paddaggiu.

Nel territorio di Castelsardo si trova anche il complesso del Monte Ossoni, un’area archeologica comprendente un villaggio preistorico difeso da imponenti mura.