Cosa vedere a Casale Monferrato, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse, tra cui Castello dei Paleologi, Palazzo di Anna d’Alencon, Sinagoga, Palazzo Treville e Casa Tornielli.
Informazioni turistiche
Situato nel Piemonte in provincia di Alessandria, sulle rive del Po, Casale Monferrato fu insediamento romano, in seguito, nel nono secolo, la città venne sottomessa al vescovo di Vercelli.
Dopo varie dominazioni, a partire dal quattordicesimo secolo, divenne, in epoca quattrocentesca, la capitale del Monferrato.
Dopo essere stata contesa tra Spagnoli e Francesi, Casale Monferrato passò prima ai Gonzaga e successivamente, nel 1708, ai Savoia.
Nel centro storico, che ha mantenuto l’originaria forma poligonale, si trova il Castello dei Paleologhi, realizzato nel quattrocento su progetto del Sammicheli, nel luogo dove sorgeva precedentemente un edificio trecentesco.
Dopo essere stato ampliato nel 1561 dai Gonzaga, nel diciottesimo secolo venne adibito a deposito militare.
Nei pressi del suggestivo maniero si trova il Palazzo di Anna d’Alencon, edificio tardogotico dotato di cortile quattrocentesco, al cui interno si evidenzia un’ampia sala con soffitto a cassettoni.
La sinagoga cinquecentesca, eretta nel punto dove un tempo si trovava il ghetto, ha un interno minuziosamente decorato e dotato di ampie finestre, dove sono ospitati il museo israelitico, che espone arredi in argento del diciassettesimo e diciottesimo secolo, e la biblioteca.
La Casa Tornielli, in via Canina, è un edificio quattrocentesco caratterizzato da una magnifica facciata, con splendide monofore e un portale rinascimentale del Sammicheli, realizzato nel sedicesimo secolo.
Non lontano si trova il palazzo Gambera-Mellana, avente un interessante cortile interno.
Cosa vedere a Casale Monferrato
La Chiesa di Sant’Antonio Abate, a navata unica e con cappelle poste ai lati, venne eretta alla fine del sedicesimo secolo sopra l’antica Chiesa di Santa Maria degli Angeli.
Il Palazzo del Municipio, che fu realizzato nel 1778 dal Robilant rimaneggiando un preesistente edificio cinquecentesco, è caratterizzato all’esterno da un notevole androne con volta retta da colonne binate e da una grande scala formata da due rampe, mentre all’interno sono presenti interessanti stanze affrescate.
Nelle vicinanze si trova il settecentesco Palazzo Treville, dove sono conservate varie pitture, tra cui un affresco del Guala, posizionato sul soffitto dello scalone d’onore.
La settecentesca Chiesa dell’Addolorata, venne eretta a pianta centrale su progetto del Magnocavallo.
Procedendo oltre Piazza Statuto si giunge alla Chiesa di San Filippo Neri, costruita tra il diciassettesimo e il diciottesimo secolo con pianta a croce greca, ritenuta uno dei migliori lavori del Guala, con all’interno innumerevoli dipinti.
Il Duomo, costruito nel 1107 in stile romanico-lombardo, venne ristrutturato una prima volta nel 1215, a seguito di un incendio.
Successivamente, alla fine del diciannovesimo secolo, venne profondamente trasformato dal Mella.
L’interno è a cinque navate divise da pilastri.
La Chiesa di San Domenico venne costruita nel 1472 in forme tardo-gotiche, per volere di Guglielmo VIII Paleologo, in seguito venne ampliata nel settecento.
La facciata è caratterizzata da un notevole portale in pietra del 1505, mentre all’interno sono conservate pregevoli tele settecentesche del Guala, un sepolcro del Sammicheli del 1527 e un pulpito settecentesco del Gasperini.
Su via Saffi si affaccia la Torre Civica, il risultato di un rifacimento del Sammicheli eseguito nel 1512, relativo a una torre precedente risalente al nono secolo.
Di fianco alla torre si trova la Chiesa di Santo Stefano, eretta su disegno del Guala nel 1653, che conserva al suo interno interessanti dipinti del Cairo e del Guala.