Cosa vedere a Capri in due giorni, storia dell’isola e itinerario con escursioni da fare in un giorno, comprendente la Grotta Azzurra e i faraglioni.
Informazioni turistiche
Situata nel Mar Tirreno, nella parte sud del golfo di Napoli di fronte alla penisola sorrentina, Capri si trova a solo 5 Km da Punta Campanella.
Di origine carsica, l’isola di Capri era nel passato unita alla terraferma tramite la penisola Sorrentina, ma fu poi sommersa parzialmente dal mare che ne decretò la separazione per mezzo di quello che oggi è chiamato lo stretto di Bocca Piccola.
Il suo territorio è formato da due altopiani, uniti da una valle centrale, a ovest l’altopiano di Anacapri, dominato dalla punta più alta dell’isola, il Monte Solaro 589 m, e a est l’altopiano che culmina con il Monte Tiberio 334 m.
Sul versante nord dell’isola, rivolta verso il Golfo di Napoli si trova Marina Grande con il porto e, sul versante sud, la baia di Marina Piccola.
La costa molto movimentata presenta coste alte e frastagliate, ricche di bellissime grotte e fronteggiate da imponenti faraglioni.
A Capri sono state rinvenute testimonianze dell’uomo primitivo, in particolare nella Grotta delle Felci furono fatti ritrovamenti risalenti al periodo compreso tra il Neolitico l’Età del Bronzo.
Epoca rilevante nella storia di Capri fu quella romana.
La presenza di due importanti Imperatori, Cesare Augusto e il suo successore Tiberio, contribuì a un grande sviluppo architettonico dell’isola, furono costruiti il porto, il sistema idrico, fattorie e splendide ville imperiali, di cui oggi rimangono solo alcuni resti.
Alla fine dell’Impero Romano, l’isola, che faceva parte dello Stato di Napoli, per un periodo fu sottoposta ad Amalfi, in seguito si alternarono varie dinastie, Angioine, Aragonesi, Spagnole e Borboniche.
Nei primi anni del 1800 i francesi occuparono l’isola, togliendola agli inglesi che qualche tempo prima l’avevano conquistata.
I francesi rimasero a Capri fino al crollo dell’impero napoleonico e alla restaurazione Borbonica.
Nell’ottocento l’isola fu meta dei primi viaggiatori che ne apprezzarono la particolare bellezza.
Ad iniziare dal 1900 importanti scrittori, poeti e pittori vi soggiornarono, colpiti dalla spettacolare natura e dall’accoglienza della gente del posto, fino ad arrivare al grande sviluppo turistico degli anni cinquanta, che rese Capri famosa nel mondo.
Cosa vedere a Capri
Con un andamento frastagliato, la costa è caratterizzata da grotte e cale rocciose, alternate a ripide scogliere.
Da non perdere la visita alla celebre Grotta Azzurra, il cui nome deriva dal fatto che la luce solare rende azzurra l’acqua marina al suo interno, da effettuare per mezzo di una piccola barca a remi.
I faraglioni di Capri, altra bellezza dell’isola, sono dei piccoli isolotti di roccia che, situati a pochi metri dalla riva, restituiscono allo spettatore che li ammira da riva un grandioso effetto scenografico.
Per quanto riguarda la flora ci sono specie rarissime, come la lucertola dei Faraglioni, che vive proprio su uno dei faraglioni appena menzionati, mentre per quanto concerne la vegetazione essa è di tipo mediterraneo, con la presenza soprattutto di agavi, fichi d’india e ginestre.
Suggestivo anche il giro in barca dell’isola, fra incantevoli baie ed insenature nascoste.
Escursioni
– Arco Naturale, lungo il percorso che prevede bellissimi belvedere panoramici, si trovano il Pizzolungo e la Grotta di Matermania.
– Monte Solaro, il punto piu’ alto dell’isola da dove è possibile ammirare uno straordinario panorama, il percorso può essere effettuato a piedi o in seggiovia.
– Belvedere della Migliera è un magnifico punto panoramico che si trova sulla zona del faro, inoltre si possono ammirare i ruderi di alcune ville imperiali, tra cui Villa Jovis e Villa Damecuta.
– La Certosa di San Giacomo, che risale al 1371, oggi ospita un museo e una scuola, oltre alla Biblioteca Comunale.
– Capri, Anacapri e Marina Grande sono i principali centri abitati di questa isola situati su un versante, mentre dall’altra parte, in particolare a Marina Piccola, la popolazione è attualmente scarsa ma in via di espansione a causa di una forte speculazione edilizia.