Cosa vedere a Napoli in 3 giorni, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse, tra cui Cattedrale, Museo Nazionale, Galleria Umberto I, Piazza Plebiscito e Museo Capodimonte.
Informazioni turistiche
Napoli, capoluogo della regione Campania, è una delle città più belle d’Italia, dotata di una grande baia con una bellissima vista sulle isole di Capri e di Ischia.
Nei dintorni di Napoli si trovano le aree archeologiche di Pompei e Ercolano, le antiche città sepolte da una disastrosa eruzione del Vesuvio.
Fra le splendide chiese di Napoli, costruite prevalentemente in stile barocco e rococò, e arricchite da importanti opere d’arte, spicca la Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta, che custodisce in una cripta le ossa e il sangue di San Gennaro, patrono di Napoli.
La Cattedrale, edificata su una vecchia chiesa paleocristiana nel tredicesimo secolo, ha subito radicali rimaneggiamenti nel corso dei secoli successivi.
Accanto al Duomo si trova il Museo del Tesoro di San Gennaro, che vanta un patrimonio artistico e culturale di grande valore.
In un palazzo seicentesco situato in Piazza Museo ha sede il prestigioso Museo Archeologico Nazionale, dove sono esposti oggetti e reperti che vanno dall’età preistorica fino alla tarda antichità, in particolare dell’epoca romana, provenienti da vari siti antichi del Meridione, e da importanti raccolte antiquarie, come la collezione Farnese appartenuta alla dinastia reale dei Borbone, fondatori del Museo.
Vicino a piazza Dante sorge la bella Chiesa del Gesù Nuovo, dedicata all’Immacolata Concezione, ricca di sculture e pitture barocche.
In origine al suo posto si trovava il Palazzo Sanseverino, che fu venduto ai gesuiti nel 1584, e completamente riadattato a chiesa dagli architetti Giuseppe Valeriano e Pietro Provedi, lasciando del palazzo rinascimentale solo la facciata a bugne.
All’interno della Chiesa del Gesù Nuovo è custodito il corpo di san Giuseppe Moscati.
La Galleria Umberto, di fine Ottocento, ha la forma tradizionale di croce greca con cupola di vetro, ed è sempre stata il cuore commerciale e di svago della città.
Cosa vedere a Napoli
Su Piazza Plebiscito, una piazza semicircolare, si affacciano la chiesa di San Francesco di Paola, costruita nel 1817 su commissione del re Ferdinando I di Borbone re di Spagna, come ringraziamento per l’avvenuta riconquista del Regno, e il Palazzo Reale edificato all’inizio del diciassettesimo secolo su progetto dell’architetto Domenico Fontana, come palazzo del re di Spagna Filippo III d’Asburgo.
A partire dal 1734, l’edificio divenuto residenza dei Borboni, fu oggetto di ampliamenti e trasformazioni, con sistemazione di interni di gusto tardo barocco.
Le ultime modifiche della residenza sono il risultato di un restauro di gusto neoclassico avvenuto al tempo di Ferdinando Il Borbone, tra il 1838 e il 1858.
Dopo l’Unità d’Italia il palazzo divenne sede dei Principi di Piemonte, e dal 1919 proprietà dello Stato, destinato a Biblioteca Nazionale e in parte a Museo dell’Appartamento Storico, dove si può rivivere l’atmosfera della corte borbonica.
Vicino al Palazzo Reale e a Piazza del Plebiscito, sorge il Teatro San Carlo, costruito nel 1737 per volere del Re Carlo III di Borbone, su progetto dell’architetto Giovanni Antonio Medrano, e di Angelo Carasale.
Si tratta del primo teatro lirico d’Europa, ricco di prestigio, che fu molto ammirato per la grandiosità architettonica e per la qualità dei suoi spettacoli.
Sulla maestosa piazza del Municipio sorge Castel Nuovo o Maschio Angioino, uno storico castello medievale e rinascimentale, costruito nel tredicesimo secolo per volere di Carlo I d’Angiò.
Nel quindicesimo secolo la fortezza venne completamente ricostruita nelle forme attuali, e del castello originario rimangono solo la cappella palatina, alcune torri e le mura.
La funicolare Centrale è il mezzo più veloce per visitare Castel Sant’Elmo e la Certosa di San Martino, che si trovano in cima alla collina del Vomero, un luogo che offre uno splendido panorama sul golfo di Napoli.
Castel Sant’Elmo è un’antica fortezza del quattordicesimo secolo, che rappresenta uno degli esempi più rilevanti di architettura militare cinquecentesca, ospita al suo interno il Museo del ‘900, mentre la Certosa di San Martino, del diciassettesimo secolo, è uno straordinario esempio di architettura e arte barocca.
Attraverso i chiostri della certosa si entra nel Museo nazionale di San Martino, dove si trova una interessante raccolta di Presepi napoletani, insieme ad altre pregiate collezioni d’arte.
La Reggia di Capodimonte, residenza storica reale, ospita il Museo nazionale di Capodimonte, con opere d’arte di inestimabile valore, di artisti del calibro di Botticelli, Filippino Lippi, Perugino, Simone Martini, Mantegna, Bellini, Raffaello, Michelangelo, Caravaggio, Tiziano, Andrea del Sarto, Luca Signorelli e altri.
Il Museo Duca di Martina ospitato nella Villa Floridiana, vanta una delle più importanti collezioni italiane di arti decorative, il cui nucleo più importante è rappresentato dalle ceramiche.
La raccolta che da il nome al museo è stata messa insieme nella seconda metà dell’Ottocento dal duca di Martina Placido de Sangro, e successivamente donata dai suoi eredi alla città di Napoli.