Frasi di San Crispino: citazioni del frate cappuccino di Viterbo

Citazioni e frasi di San Crispino da Viterbo, frate cappuccino il cui vero nome era Pietro Fioretti, vissuto tra il 1668 e il 1750, fatto santo nel 1982 sotto il pontificato di Giovanni Paolo II.

Citazioni di San Crispino

– Amiamo Dio di tutto cuore.

– Tutto abbiamo da operare per amor di Dio.

– Rivolgendosi ad un confratello gli disse: “Se vuoi salvarti l’anima, hai da servare le seguenti cose: amar tutti, dir bene di tutti e far bene a tutti”.

– Nelle difficoltà ripeteva a se stesso: “Tanto è il bene che mi aspetto che ogni pena m’è diletto”; oppure “quando l’uomo fa dal canto suo tutto ciò che sa e può, nel restante deve gettarsi nel mare della misericordia di Dio”.

– Ad un buon parroco, travagliato da grandi ansietà spirituali, fra Crispino consigliava: “Si faccia animo grande e virile…vada allegramente (a compiere doveri spesso tanto delicati), non facendo caso del turbamento…Procuri…stare allegro nel Signore e divertirsi in cose geniali, ma buone e sante, quando però è assalito dalla malinconia… Se la nostra vita è una continua guerra, è segno che siamo destinati per misericordia di Dio ad essere dei principi grandi in paradiso”.

– Ad un compagno, che si meravigliò per il suo aspetto allegro nonostante fosse segnato da tanta sofferenza, San Crispino disse: “fratello non ti prender pena, poiché non potevami il mio Dio consolar meglio, perché la mia più forte, e perseverante domanda che gli ho fatto è stata di aver lunga vita per più patire, ed ora che mi veggo esaudito non devo giubilare?

Frasi di San Crispino

– Quando l’uomo fa dal canto suo tutto ciò che sa e può, nel restante deve gettarsi nel mare della misericordia di Dio.

– Tanto è il bene che mi aspetto, che ogni pena mi è diletto. Dio me la diede, e Dio me la toglierà. Sia fatta la tua volontà.

– Soffrite, tacete, ed orate: queste tre parole per tenerle bene a mente, per poi praticarle, bisogna impararle a digiuno: perché, se la mente avrà qualche fumo mandato al cervello dalla bile, subito ve ne scorderete.

– Non vedete, o fratelli, quanto è bello il mondo? Quante belle cose ha Iddio create per l’uomo? e quante delizie ci ha dato a godere? Or se Iddio ha dato tanto, ed ha operato tanto, non è gran meraviglia che l’uomo patisca qualche cosa per Lui, e poi quanto ha patito Gesù Cristo medesimo sulla croce per amor nostro? non è gran che, se patiamo qualche travaglio per amor suo.

– Quando San Crispino passava per le strade con le bisacce piene di pane, frutto della questua quotidiana, diceva: fate largo per carità, fate luogo all’asino dei Frati, perché possa portar la soma al suo Convento.

– A chi gli chiedeva perché non si coprisse il capo per ripararsi dalla pioggia o dal sole, rispondeva: “Non sai che l’asino non porta il cappello? E che io sono l’asino dei cappuccini?”. Ma alcune volte aggiungeva con serietà: “Sai perché non porto la testa coperta? Perché rifletto che sempre sto alla presenza di Dio”.