Citazioni, aforismi e frasi di Eraclito, espressioni del filosofo greco, vissuto tra il 535 e il 475 a.C., riguardanti il cambiamento, pensieri sul fiume e sull’acqua relative alla verità di ogni giorno.
Citazioni di Eraclito
– Quest’ordine del mondo, che è lo stesso per tutti, non lo fece né uno degli dei, né uno degli uomini, ma è sempre stato ed è e sarà fuoco vivo in eterno, che al tempo dovuto si accende e al tempo dovuto si spegne.
– Nella notte, quando ha spento la vista degli occhi, accende a se stesso una luce; da vivo, mentre dorme, l’uomo si avvicina a un morto; da sveglio, si avvicina a uno che dorme.
– Maestro dei più è Esiodo: credono infatti che questi conoscesse molte cose, lui che non sapeva neppure che cosa fossero il giorno e la notte; sono infatti un’unica cosa.
– Per quanto tu percorra ogni sua via, non potrai mai raggiungere i confini dell’anima: così profonda è la sua ragione.
– L’uomo nella notte accende a se stesso una luce quando la sua vista è spenta; però da vivo è a contatto con il morto, da sveglio è a contatto con il dormiente.
– Bisogna spegnere la prepotenza più che un incendio.
– Se non ci fosse il sole per gli altri astri sarebbe notte.
– Gli uomini in stato di veglia hanno un solo mondo che è loro comune. Nel sonno ognuno ritorna a un suo proprio mondo particolare.
– Chiamo rimedi i riti misterici, essendo quelli che liberano dai mali e liberano le anime dalle sventure proprie della nascita.
– Unico e comune è il mondo per coloro che sono desti.
– Il retto pensiero è la massima virtù e la sapienza è dire e far cose vere ascoltando e seguendo l’intima natura delle cose.
– Intero e non intero, concorde discorde, consonante dissonante, da tutte le cose l’uno e dall’uno tutte le cose.
– Gli uomini che desiderano conoscere il mondo devono imparare a conoscerlo nei particolari.
– Non conoscerebbero neppure il nome della Giustizia, se non ci fossero cose ingiuste.
– Bisogna però sapere che la guerra è comune, che la giustizia è contesa e che tutto accade secondo contesa e necessità.
– Il retto pensiero è la massima virtù e la saggezza è dire e far cose vere ascoltando e seguendo l’intima natura delle cose.
– Esiodo considerava alcuni giorni fasti e altri nefasti, di non sapere che la natura di ogni giorno è una sola.
– Morte è quanto vediamo stando svegli, sonno quanto vediamo dormendo.
– Ciò che è freddo si scalda, ciò che è caldo si fredda, l’umido si secca, l’asciutto si inumidisce.
– Bisogna però sapere che la guerra è comune, che la giustizia è contesa e che tutto accade secondo contesa e necessità.
– Esiste una sola sapienza: riconoscere l’intelligenza che governa tutte le cose attraverso tutte le cose.
– Il carattere di un uomo è il suo destino.
– Omero è degno di essere scacciato dagli agoni e di essere frustato, ed egualmente Archiloco.
– Anche i dormiglioni sono lavoratori e collaboratori in ciò che accade nell’universo.
– Come potrebbe uno nascondersi a ciò che non tramonta mai?
– Ciò che è opposto si concilia, dalle cose in contrasto nasce l’armonia più bella, e tutto si genera per via di contesa.
– Rispetto a tutte le altre una sola cosa preferiscono i migliori: la gloria eterna rispetto alle cose caduche; i più invece pensano solo a saziarsi come bestie.
– Se tutte le cose diventassero fumo, sarebbero i nasi a conoscerle.
– Mutazioni del fuoco: in primo luogo mare, la metà di esso terra, la metà vento ardente.
– Per quanto tu cammini, ed anche percorrendo ogni strada, non potrai mai raggiungere i confini dell’anima; tanto profonda è la sua vera essenza.
– Congiungimenti sono intero e non intero, concorde discorde, armonico disarmonico, e da tutte le cose l’uno dall’uno tutte le cose.
– Se uno non spera non troverà l’insperabile, perché esso è difficile da trovare e impervio.
– Non comprendono come, pur discordando in se stesso, è concorde: armonia contrastante, come quella dell’arco e della lira.
– Uno solo, per me, vale diecimila, se è il migliore.
– Il popolo deve combattere per la sua legge come per le mura della città.
– Vi è una sola sapienza, riconoscere l’intelligenza che governa tutte le cose attraverso tutte le cose.
– Sapere molte cose non insegna ad avere intelligenza: l’avrebbe altrimenti insegnato ad Esiodo, a Pitagora e poi a Senofane e ad Ecateo.
– Nulla è durevole quanto il cambiamento. Non c’è nulla di immutabile, tranne l’esigenza di cambiare. Tutto fluisce, nulla resta immutato.
– Bisogna spegnere la violenza piuttosto che l’incendio.
– Non bisogna agire e parlare come dormienti; giacché anche allora ci sembra di agire e parlare.
– Comune è il principio e la fine nella circonferenza del cerchio.
– Mutando ci si riposa, e fatica è essere afflitti e governati sempre dalle stesse cose.
– La stessa cosa sono il vivente e il morto, lo sveglio e il dormiente, il giovane e il vecchio: questi infatti mutando son quelli e quelli mutando son questi.
– Il tempo è un fanciullo che gioca e muove pedine; il suo regno è il regno di un fanciullo.
– L’opposto in accordo e dai discordi bellissima armonia e tutto avviene secondo contesa.
– Non è il meglio per gli uomini che si realizzi quanto essi desiderano.
Aforismi di Eraclito
– Assomigliano a sordi coloro che, anche dopo aver ascoltato, non comprendono, di loro il proverbio testimonia: “Presenti, essi sono assenti”.
– Combattere a difesa della legge è necessario, per il popolo, proprio come a difesa delle mura.
– La malattia rende la salute piacevole e buona, la fame la sazietà, la fatica il riposo.
– I cittadini dovrebbero lottare per la difesa delle proprie leggi con un ardore pari a quello per la difesa delle proprie mura, non essendo quelle meno necessarie di questi per la conservazione di una città.
– La morte per le anime è divenire acqua, la morte per l’acqua divenire terra, e dalla terra si genera l’acqua, e dall’acqua l’anima.
– Ciò che è opposto si concilia, dalle cose in contrasto nasce l’armonia più bella, e tutto si genera per via di contesa.
– Ad ogni uomo è concesso conoscere se stesso ed essere saggio.
– Non dimenticare mai dove la strada conduce.
– L’erudizione non insegna ad avere intelligenza…perché in una sola cosa consiste la sapienza, nell’intendere la ragione, che governa tutto il mondo dappertutto.
– La guerra è madre di tutte le cose e di tutte regina; e gli uni rende dei, gli altri uomini, gli uni fa schiavi, gli altri liberi.
– Se l’uomo non spera l’insperabile non lo troverà perché esso è introvabile ed inaccessibile.
– Non solo il sole è nuovo ogni giorno, ma è sempre nuovo di continuo.
– Gli occhi e le orecchie sono cattivi testimoni per gli uomini che hanno anime barbare.
– Occorre che coloro che amano la sapienza siano esperti di molte cose.
– Il fuoco vive della morte della terra e l’aria vive della morte del fuoco; l’acqua vive della morte dell’aria, la terra della morte dell’acqua.
– Non dando ascolto a me, ma alla ragione, è saggio ammettere che tutto è uno.
– Il mare è l’acqua più pura e più impura: per i pesci essa è potabile e conserva loro la vita, per gli uomini essa è imbevibile e esiziale.
– Il risveglio apre un mondo comune, il sonno invece riporta ognuno a un mondo suo proprio.
– Non si può discendere due volte nel medesimo fiume e non si può toccare due volte una sostanza mortale nel medesimo stato, ma a causa dell’impetuosità e della velocità del mutamento si disperde e si raccoglie, viene e va.
– Somigliano ai sordi quelli che dopo aver udito non hanno comprensione; di loro è testimone il detto: pur essendo presenti, sono assenti.
– L’eternità è un bambino che gioca con le tessere: di un bambino è il regno.
– Le opinioni degli uomini sono trastulli di bimbi.
– Senza la speranza è impossibile trovare l’insperato.
– Per i desti uno e comune è il cosmo, ma nel sonno si volgono ciascuno al proprio mondo.
– Il fuoco sopraggiungendo giudicherà e condannerà tutte le cose.
– A tutti gli uomini è dato conoscere sé stessi e diventare saggi.
– L’armonia invisibile è una sfera perfetta e incontaminata. Quella visibile, invece, si deforma continuamente sotto il peso della realtà.
– È meglio nascondere l’ignoranza, ma è difficile farlo quando ci rilassiamo col vino.
– Il signore, il cui oracolo è a Delfi, non dice nè nasconde, ma indica.
– Bisogna seguire ciò che è comune: ma pur essendo comune il logos, la maggioranza degli uomini vive come se essi avessero una loro propria mente.
– Il fulmine governa ogni cosa.
– Questo mondo, che è lo stesso per tutti, non lo fece alcuno degli dèi, né alcuno degli uomini, ma è sempre stato ed è e sarà fuoco eternamente.
– Dopo la morte attendono gli uomini cose che non sperano e neppure immaginano.
– Acque sempre diverse scorrono per coloro che s’immergono negli stessi fiumi; e anche le anime esalano dalle acque.
– Bisogna dunque seguire ciò è comune. Ma pur essendo questo lógos comune, la maggior parte degli uomini vive come se avesse un propria e particolare saggezza.
– Dopo la morte attendono gli uomini cose che non sperano e neppure immaginano.
– Su di un cerchio ogni punto d’inizio può anche essere un punto di fine.
– Sai distinguere la notte dal giorno? No, io considero tutte queste distinzioni come logicamente impossibili.
– Se la felicità fosse nei piaceri del corpo, diremmo felici i buoi quando trovano qualcosa da mangiare.
– Gli uomini che desiderano conoscere il mondo devono imparare a conoscerlo nei particolari.
– Troppo apprendere non insegna a comprendere.
– La medesima cosa sono il vivente e il morto, il desto e il dormente, il giovane e il vecchio: questi difatti mutando sono quelli e quelli di nuovo mutando sono questi.
– Perché dovrei creare qualcosa destinato a morire? Che cosa sarebbe il mondo se non ci fosse la lotta? Un orrendo e solitario luogo di morte. Non è forse la malattia che rende buona la salute? Non è forse la fame che gratifica la sazietà e il travaglio che rende così dolce il riposo? Guai se uno degli elementi in lotta prende il sopravvento sul nemico: la vittoria coinciderebbe col suicidio del vincitore.
– Troppo apprendere non insegna a comprendere.
– I cittadini dovrebbero lottare per la difesa delle proprie leggi con un ardore pari a quello per la difesa delle proprie mura, non essendo quelle meno necessarie di questi per la conservazione di una città.
Frasi di Eraclito
– Se non ti aspetti l’imprevisto non lo scoprirai, sfuggente e improbabile com’è.
– La malattia rende la salute piacevole e buona, la fame la sazietà, la fatica il riposo.
– Ogni giorno, quello che scegli, quello che pensi e quello che fai è ciò che diventi.
– Armonia contrastante come nell’arco e nella lira.
– Dura è la lotta contro il desiderio, che ciò che vuole lo compra a prezzo dell’anima.
– Rispetto a tutte le altre una sola cosa preferiscono i migliori: la gloria eterna rispetto alle cose caduche; i più invece pensano solo a saziarsi come bestie.
– Nessun uomo entra mai due volte nello stesso fiume, perché il fiume non è mai lo stesso, ed egli non è lo stesso uomo.
– Gli occhi sono testimoni più precisi delle orecchie.
– Io stesso muto nell’istante in cui dico che le cose mutano.
– Vi è una sola sapienza, riconoscere l’intelligenza che governa tutte le cose attraverso tutte le cose.
– Non troverai mai la verità, se non sei disposto ad accettare anche ciò che non ti aspettavi di trovare.
– Tutte le cose sono uno scambio del fuoco, e il fuoco uno scambio di tutte le cose, come le merci sono uno scambio dell’oro e l’oro uno scambio delle merci.
– Gli uomini migliori preferiscono una sola cosa a tutte le altre: la gloria eterna rispetto alle cose mortali; i più invece pensano a saziarsi come bestie.
– Dura è la lotta contro il desiderio, che ciò che vuole lo compra a prezzo dell’anima.
– Bisogna volere l’impossibile, perché l’impossibile accada.
– Lo stupido è solito trasalire per ogni parola di verità.
– I porci godono della melma più che dell’acqua pura.
– Mutando ci si riposa, e fatica è essere afflitti e governati sempre dalle stesse cose.
– Su di un cerchio ogni punto d’inizio può anche essere un punto di fine.
– Il mare è l’acqua più pura e più impura: per i pesci essa è potabile e conserva loro la vita, per gli uomini essa è imbevibile e esiziale.
– L’apprendere molte cose non insegna l’intelligenza.
– Qual è la mente e l’intelligenza degli uomini? I più credono agli aedi del volgo e ricorrono alla folla come maestra non sapendo che i molti sono inetti, mentre i pochi sono valenti.
– Non c’è realtà permanente ad eccezione della realtà del cambiamento; la permanenza è un’illusione dei sensi.
– La medesima cosa sono il vivente e il morto, il desto e il dormente, il giovane e il vecchio: questi difatti mutando sono quelli e quelli di nuovo mutando sono questi.
– Il sole è nuovo ogni giorno.
– Il fuoco vive della morte della terra e l’aria vive della morte del fuoco; l’acqua vive della morte dell’aria, la terra della morte dell’acqua.
– Gli occhi sono testimoni più fedeli delle orecchie.
– Gli uomini che desiderano conoscere il mondo devono imparare a conoscerlo nei particolari.
– La via che sale e che scende è una e medesima.
– La lotta è madre di tutte le cose e di tutte regina; e gli uni rende dei, gli altri uomini, gli uni fa schiavi, gli altri liberi.
– La via in salita e la via in discesa sono un’unica via.
– L’uno, il solo saggio non vuole e vuol essere chiamato col nome di Zeus.
– L’armonia invisibile è una sfera perfetta e incontaminata. Quella visibile, invece, si deforma continuamente sotto il peso della realtà.
– L’intima natura delle cose ama nascondersi.
– Avere una grande cultura non significa essere intelligente.
– Per i desti uno e comune è il cosmo, ma nel sonno si volgono ciascuno al proprio mondo.
– Il mare di solito non si muove senza l’impulso del vento.
– Immortali mortali, mortali immortali, viventi la loro morte e morienti la loro vita.
– Negli stessi fiumi scendiamo e non scendiamo, siamo e non siamo.
– Nulla è durevole quanto il cambiamento. Non c’è nulla di immutabile, tranne l’esigenza di cambiare. Tutto fluisce, nulla resta immutato.
– La strada per cui si sale e per cui si scende è una: la stessa.
– Senza la speranza è impossibile trovare l’insperato.
– Se non speri l’insperabile, non lo scoprirai, perché è chiuso alla ricerca, e ad esso non conduce nessuna strada.
– Non solo il sole è nuovo ogni giorno, ma è sempre nuovo di continuo.
– L’uomo è più vicino a se stesso quando raggiunge la serietà di un bambino intento nel gioco.
– Noi scendiamo e non scendiamo nello stesso fiume, noi stessi siamo e non siamo.
– L’armonia nascosta vale più di quella che appare.
– La maggior parte degli uomini non intende tali cose, quanti, in esse s’imbattono, e neppur apprendendole le conoscono, pur se ad essi sembra.