Frasi di Gustave Flaubert: aforismi, citazioni

Citazioni, aforismi e frasi di Gustave Flaubert, punto di riferimento del realismo nella letteratura francese vissuto tra il 1821 e il 1880, è noto principalmente per essere l’autore di Madame Bovary, il celebre romanzo per il quale venne accusato di immoralità.

Citazioni di Gustave Flaubert

– Eh, no! perché declamare contro le passioni? Non sono forse la sola cosa bella che ci sia sulla terra, la fonte dell’eroismo, dell’entusiasmo, della poesia, della musica, delle arti, di tutto infine?

– Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.

– L’amore, pensava, doveva manifestarsi di colpo, esplosione di lampi e fulmini, uragano dei cieli che si abbatte sulla vita, la sconvolge, strappa via ogni resistenza come uno sciame di foglie e risucchia nell’abisso l’intero cuore.

– Non sono mai stati i fiori di pisello a far sbocciare la primavera.

– Benché quelle teorie, nuove come il giuoco dell’oca, fossero state abbastanza discusse da quarant’anni a questa parte, ce n’era da riempire intere biblioteche, tuttavia spaventavano i borghesi, come una gragnuola d’aeroliti; e la gente se ne indignò, in forza dell’odio che ogni idea nuova suscita sempre, e semplicemente perché è un’idea.

– Nessuno, mai, riesce a dare l’esatta misura di ciò che pensa, di ciò che soffre, della necessità che lo incalza, e la parola umana è spesso come un pentolino di latta su cui andiamo battendo melodie da far ballare gli orsi mentre vorremmo intenerire le stelle.

– Non c’è nulla di così umiliante come vedere gli sciocchi riuscire nelle imprese in cui noi siamo falliti.

– Un infinito di passioni può essere contenuto in un minuto come una folla in un piccolo spazio.

– Mi ricordo di aver avuto dei battiti al cuore, di aver sentito un piacere violento contemplando un muro dell’Acropoli, un muro assolutamente nudo… Mi domando se un libro, indipendentemente da ciò che dice, non possa produrre il medesimo effetto. Nella precisione degli accostamenti, nella rarità degli elementi, nel levigato della superficie, nell’armonia dell’ insieme, non c’ è una virtù intrinseca, una specie di forza divina, qualche cosa d’ eterno come un principio?

– Nel profondo del suo cuore, aspettava che accadesse qualcosa. Come i marinai naufraghi, rivolgeva uno sguardo disperato alla solitudine della sua vita, nella speranza di scorgere una vela bianca tra le lontane nebbie all’orizzonte… Ma non accadeva nulla; Dio voleva così! Il futuro era un corridoio oscuro e la porta in fondo era sbarrata.

– Non ci sono mai stati dei grand’uomini vivi. È la posterità che li crea.

– Gli affetti profondi somigliano alle donne oneste. Hanno paura di essere scoperte e passano nella vita con gli occhi bassi.

– L’orgoglio è una bestia feroce che vive nelle caverne e nei deserti; la vanità invece è un pappagallo che salta di ramo in ramo e chiacchiera in piena luce.

– Un’estate è sempre eccezionale, sia essa calda o fredda, secca o umida.

– Un tempo si credeva che lo zucchero si estraesse solo dalla canna da zucchero, ora se ne estrae quasi da ogni cosa; lo stesso per la poesia, estraiamola da dove vogliamo, perché è dappertutto.

– Se si è coinvolti nella vita, la si vede poco chiaramente; la vista è oscurata dalla sofferenza, o dal godimento. L’artista, secondo me, è una mostruosità, qualcosa al di fuori della natura.

– L’orgoglio è una bestia feroce che vive nelle caverne e nei deserti; la vanità invece è un pappagallo che salta di ramo in ramo e chiacchiera in piena luce.

– Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.

– Il rimpianto è un riconoscimento di qualche cosa di buono che c’è nella vita.

– La contemplazione di una donna nuda mi fa pensare a uno scheletro.

– La mente umana è paragonabile ad una farfalla che assume il colore delle foglie sulle quali si posa…si diventa ciò che si contempla.

– Bisogna che la frasi si agitino in un libro come le foglie in una foresta, tutte dissimili nella loro somiglianza.

– Per certi uomini l’azione è tanto più impedita quanto più forte è il desiderio.

– Bisogna mettere il cuore nell’arte, lo spirito nel commercio del mondo, il corpo dove si trova meglio, il portafoglio nella propria tasca e la speranza da nessuna parte.

– La patria, probabilmente, è come la famiglia, se ne sente il suo valore solo quando la si perde.

– Non sono i grandi dolori che fanno la sofferenza né le grandi gioie che fanno la felicità, ma è il tessuto fine e impercettibile di mille circostanze banali, di mille particolari sottili che compongono tutta la vita di calma radiosa o agitazione infelice.

– Un’anima si giudica dall’ampiezza dei suoi desideri, allo stesso modo in cui si giudica in anticipo una cattedrale dall’altezza delle sue torri.

– Seguendo le teorie nelle quali credeva, ella cercò di crearsi l’amore.

– Credo che se guardassimo sempre il cielo, finiremmo per avere le ali.

– Una donna è continuamente impedita. Inerte e flessibile nello stesso tempo, ha contro di sé le debolezze della carne e i dettami delle leggi. La sua volontà, come il velo del cappello, trattenuto da un cordone, palpita a tutti i venti; per ogni desiderio che alletta, v’è una convenienza che trattiene.

– I coniugi debbono vivere insieme per punizione di aver commesso la stupidaggine di essersi sposati.

– Ogni borghese, nell’ardore della giovinezza, fosse pure per un giorno, per un attimo, s’è creduto capace di immense passioni e di straordinarie gesta. Il più incapace dei libertini ha sognato delle sultane, ogni notaio porta in sé i ruderi d’un poeta.

– Si può essere padroni di ciò che si fa, ma mai di ciò che si prova.

– Quale idea non è immensa quando la si esplora, correndo, fino alle estreme conseguenze e quale cuore non sembra incommensurabile quando ci si lascia cadere lo scandaglio?

– Denigrare coloro che amiamo equivale sempre a staccarcene un poco: non bisogna toccare gli idoli, se non si vuole che la doratura ci resti sulle mani.

– Alabastro. Usato per descrivere le parti più belle del corpo femminile.

Aforismi di Gustave Flaubert

– L’influsso esercitato dai luoghi sui libri e quello dai libri sui luoghi somiglia al problema dell’uovo e della gallina.

– Tre cose occorrono per essere felici: essere imbecilli, essere egoisti e avere una buona salute; ma se vi manca la prima, tutto è perduto.

– A mano a mano che ci si innalza nella scala degli esseri, aumenta la sensibilità nervosa, aumenta cioè la capacità di soffrire. Soffrire e pensare sarebbero dunque la stessa cosa?

– I cuori delle donne sono come quei mobiletti a segreto, pieni di cassetti racchiusi gli uni negli altri; ci si affanna, ci si rompono le unghie, e in fondo ci si trova qualche fiore secco, dei granelli di polvere o il vuoto!

– Sii ben ordinato nella tua vita, e ordinario come un borghese, in modo da poter essere violento e originale nel tuo lavoro.

– Secondo lei, taluni luoghi sulla terra possedevano la peculiarità di produrre la felicità, quasi essa fosse stata una pianta alla quale è necessario un particolare terreno, una pianta che cresce male in qualunque altro luogo.

– Il futuro ci tormenta, il passato ci trattiene, è per questo che il presente ci sfugge.

– Il fascino della storia, come quello del mare, risiede in ciò che cancella: l’onda che sopraggiunge fa sparire dalla sabbia la traccia della precedente.

– Il dovere è sentire ciò che è grande, privilegiare ciò che è bello e non inchinarsi a tutte le convenzioni della società con le ignominie che ci impone.

– Da bambino, amavo ciò che si vede; da adolescente, ciò che si sente; da uomo, non amo più nulla.

– Quale idea non è immensa quando la si esplora, correndo, fino alle estreme conseguenze e quale cuore non sembra incommensurabile quando ci si lascia cadere lo scandaglio?

– Patibolo. Quando ci si sale, darsi da fare per pronunciare qualche parola eloquente prima di morire.

– Esiste della gente fortunata, fornita di doti eccezionali, di sensibilità e di immaginazione, che è sempre all’altezza delle circostanze, che piange sempre ai funerali, ride sempre ai matrimoni.

– In fin dei conti il lavoro è ancora il mezzo migliore di far passare la vita.

– Nella sua anima si era fatto silenzio, un silenzio in cui il mondo intero si inabissava per l’urgere di un unico pensiero.

– L’artista deve fare in modo che la posterità creda ch’egli non abbia vissuto.

– Vorrei il bello nell’infinito, invece vi trovo soltanto il dubbio.

– Fate attenzione alla tristezza. È un vizio.

– Se c’è sulla terra e fra tutti i nulla qualcosa da adorare, se esiste qualcosa di santo, di puro, di sublime, qualcosa che assecondi questo smisurato desiderio dell’infinito e del vago che chiamano anima, questa è l’arte.

– Sostengo che le idee sono eventi. È più difficile renderle interessanti, lo so, ma se non ci si riesce, la colpa è dello stile.

– Se ho provato momenti di entusiasmo, li devo all’arte; eppure, quanta vanità in essa! voler raffigurare l’uomo in un blocco di pietra o l’anima attraverso le parole, i sentimenti con dei suoni e la natura su una tela verniciata.

– Non c’è nulla di così umiliante come vedere gli idioti riuscire nelle imprese in cui noi siamo falliti.

– L’arte, in certe circostanze, scuote gli animi mediocri, e interi mondi possono essere rivelati loro dai suoi interpreti più grossolani.

– Il vero problema dello scrivere non è tanto di sapere ciò che dobbiamo mettere nella pagina, ma ciò che da questa dobbiamo togliere.

– Entrò nella cucina della locanda con la gola stretta, le gote pallide e quella determinazione dei codardi che nulla può fermare.

– Perché voler essere qualcosa quando si può essere qualcuno?

– Quanto agli eccessi, se n’era sempre astenuto, un po’ per pusillanimità, un po’ per delicatezza.

– Esiste della gente fortunata, fornita di doti eccezionali, di sensibilità e di immaginazione, che è sempre all’altezza delle circostanze, che piange sempre ai funerali, ride sempre ai matrimoni.

– A poco a poco le fiamme si placarono, forse perché il combustibile si andava esaurendo, oppure per un accumulo eccessivo dello stesso. L’assenza dell’oggetto amato fece sì che l’amore si estinguesse, un po’ alla volta; il rimpianto fu soffocato dall’abitudine e quella luce d’incendio che imporporava il suo pallido cielo si coprì sempre più d’ombra e gradatamente scomparve.

– Il denigrare quelli che amiamo ci allontana sempre un poco da loro. Non bisogna toccare gli idoli: la polvere d’oro che li ricopre potrebbe restarci attaccata alle dita.

– Vi fu un silenzio. Si guardarono: i loro pensieri, confusi della medesima angoscia, sembravano stringersi in un abbraccio forte e palpitante.

– La follia è il dubbio della ragione, e forse la ragione stessa lo prova.

– Aspira all’amore come aspira all’acqua una carpa su un tavolo da cucina.

– La forma è la carne del pensiero, come il pensiero è l’anima della vita.

– Nel profondo del suo cuore, aspettava che accadesse qualcosa. Come i marinai naufraghi, rivolgeva uno sguardo disperato alla solitudine della sua vita, nella speranza di scorgere una vela bianca tra le lontane nebbie all’orizzonte… Ma non accadeva nulla; Dio voleva così! Il futuro era un corridoio oscuro e la porta in fondo era sbarrata.

– La mania per la perfezione vi fa detestare anche ciò che vi si avvicina.

Frasi di Gustave Flaubert

– Il bacio si posa sulla fronte di una giovane ragazza, sulla guancia di una mamma, sulla mano di una giovane donna, sul viso di un neonato, sulle labbra di un’amante.

– I momenti più gloriosi della tua vita non sono i cosiddetti giorni del successo, ma piuttosto quei giorni quando dalla depressione e dallo sconforto senti sorgere in te una sfida alla vita, e la promessa di realizzazioni future.

– Lo spiritismo ha per dogma l’immancabile progressivo migliorarsi dell’umanità. Un giorno, la terra diverrà il cielo.

– Per avere del talento, dobbiamo essere convinti di possederne.

– La parola umana è come una caldaia incrinata su cui battiamo musica per far ballare gli orsi, quando vorremmo commuovere le stelle.

– La felicità è una menzogna, la cui ricerca è causa di tutti i malanni della vita. Ma ci sono calme serene che la imitano e forse la superano.

– La parola non è altro che un’eco lontana e indebolita del pensiero.

– Cercava ora di capire che cosa volessero dire realmente le parole felicità, passione, ebbrezza, che le erano sembrate così belle nei libri.

– L’estate è una stagione che si presta alla commedia. Perché? Non lo so. Ma lo è.

– Il cuore è una ricchezza che non si vende e non si compra, ma si regala.

– La donna è un prodotto dell’uomo. Dio ha creato la femmina, e l’uomo ha fatto la donna; essa è il risultato della civiltà, un’opera artificiosa.

– L’incanto della novità, cadendo a poco a poco come una veste, mette a nudo l’eterna monotonia della passione che non cambia mai forma, non cambia mai linguaggio.

– Ritengo una delle fortune della mia vita il fatto di non scrivere per i giornali. Le mie tasche ci rimettono, ma la mia coscienza è soddisfatta.

– Fra tutte le burrasche che investono l’amore, una richiesta di denaro è la più distruttiva.

– Da quel momento la sua vita non fu che un tessuto di menzogne, nel quale avvolgeva il suo amore, come per velarlo e nasconderlo.

– L’arte, in certe circostanze, scuote gli animi mediocri, e interi mondi possono essere rivelati loro dai suoi interpreti più grossolani.

– La vanità mi spinse verso l’amore; no, verso la voluttà; neppure, verso la carne.

– Forse attendo invano, ma spero in un “mi manchi” che mi accarezzi l’anima.

– Ogni trovata narrativa è reale, ne potete star certa. La poesia è una scienza esatta quanto la geometria.

– Essere stupido, egoista, e avere buona salute sono tre requisiti della felicità, sebbene nel caso manchi la stupidità, tutto è perduto.

– Qualunque cosa vogliate dire, c’è un solo nome per esprimerla, un solo verbo per darle vita, un solo aggettivo per descriverla.

– Un uomo si è perso qualcosa se non si è mai svegliato in un letto sconosciuto di fronte a un volto che non vedrà mai più, e se non ha mai lasciato un bordello all’alba con la tentazione di buttarsi nel fiume per il puro disgusto che prova per la vita.

– Non sapeva che la pioggia a goccia a goccia crea laghetti sulle terrazze delle case, quando le grondaie sono otturate, e avrebbe continuato a credersi al sicuro se d’improvviso non avesse scoperto una falla nelle sue difese.

– L’assenza dell’oggetto amato fece sì che l’amore si estinguesse, un po’ alla volta.

– Lascia che ti ami a modo mio, secondo il mio essere, coi segni originali che conosci. Non forzarmi mai, farò tutto.

– Se c’è sulla terra e fra tutti i nulla qualcosa da adorare, se esiste qualcosa di santo, di puro, di sublime, qualcosa che assecondi questo smisurato desiderio dell’infinito e del vago che chiamano anima, questa è l’arte.

– Se l’individuo non può sapere niente, perché tutti insieme ne saprebbero di più?

– La vera generosità dispensa più aiuti che consigli.

– Quel che la favola ha inventato, la storia qualche volta lo riproduce.

– Nervoso. Vien detto ogni volta che non si capisce niente di una malattia; la spiegazione soddisfa l’interlocutore.

– Una di quelle felicità complete che appartengono soltanto alle occupazioni mediocri, le quali divertono l’intelligenza con difficoltà facili a sormontarsi e la saziano in una realizzazione di là dalla quale non vi sono sogni.

– La folla immancabilmente segue l’andazzo. Sono sempre i pochi che aprono la strada al progresso.

– L’ascetismo non è una forma superiore di epicureismo, e il digiuno non è una sublime forma di ghiottoneria?

– Il sogno della democrazia è di innalzare il proletario al livello di stupidità raggiunto dai borghesi.

– Esistono cammini senza viaggiatori. Ma vi sono ancor più viaggiatori che non hanno i loro sentieri.

– Sono giunto alla ferma convinzione che la vanità è alla base di tutto e che anche ciò che chiamiamo coscienza non è altro che vanità interiore.