Isole Egadi: cosa vedere nell’arcipelago siciliano

Cosa vedere alle isole Egadi, quali sono quelle che compongono questo arcipelago della Sicilia, con tutti gli aspetti e le caratteristiche tipiche di ciascuna isola.

Informazioni turistiche

L’arcipelago delle Egadi è formato dalle isole, Favignana, Levanzo, Marettimo e dagli isolotti-scogli, Formica e Maraone.

Le isole, situate di fronte alla costa occidentale della Sicilia, fra Marsala e Trapani, sono in prevalenza di natura calcarea e dolomitica.

Favignana e Levanzo sono quelle più vicine alla Sicilia e maggiormente sfruttate dal punto di vista turistico, mentre l’isola di Marettimo, la più lontana dalla Sicilia, ha conservato il carattere selvaggio originario.

A Levanzo e in misura minore a Favignana sono stati ritrovati reperti archeologici e graffiti risalenti ad antichissimi insediamenti umani.

Nel corso dei millenni, in queste isole si sono susseguite numerose dominazioni. Al periodo cartaginese seguì quello romano.

Dopo la caduta dell’impero romano arrivarono i vandali, i goti ed i saraceni.

A i saraceni seguirono i normanni, gli svevi, gli angioini, gli aragonesi.

Nel 1640 le isole furono vendute alla famiglia Pallavicino, in seguito la casa regnante si riservò i diritti sui castelli, le fortezze e la propria approvazione su eventuali concessioni enfiteutiche dei terreni.

Nel 1735 ci fu l’insediamento dei Borboni e nel 1874 i Florio acquistarono le isole dai Pallavicino, venendo in possesso della nuda proprietà di esse e delle tonnare.

Questa famiglia di industriali molto creativi, la cui storia è legata a quella di Favignana, modernizzò l’attività legata alla pesca del tonno e rese questa industria molto all’avanguardia in Italia, fra la fine dell’ottocento e la prima metà del novecento.

Cosa vedere alle isole Egadi

Favignana

L’isola prende il nome dal caldo vento occidentale, Favonio. Il suo territorio, prevalentemente pianeggiante, è dominato al centro dal Monte Santa Caterina m. 310, sulla cui sommità si erge il Forte omonimo.

Il crinale della montagna, caratterizzato da rocce carsiche e grotte, si snoda attraverso Punta Campana, m.295, Portella del Cervo e Punta Grosso m. 252, ai due lati si estendono, la Piana del Bosco ad ovest, e la Piana ad est. La natura calcarea del terreno ha permesso, fin dai tempi antichi, l’estrazione del tufo.

In passato questa opera di scavo è stata importante quanto l’attività della pesca, per l’economia dell’isola, oggi rimane una paesaggio molto suggestivo, segnato dall’antica fatica dei cavatori. Le bianche pareti di tufo, scavate da silenziose gallerie, si affacciano su un mare cristallino.

Cala del Pozzo, Cala Rossa, dove fu combattuta nel 241 a.C. la battaglia navale fra romani e cartaginesi, che segnò la fine della prima guerra punica e la vittoria dei romani, (i fondali di questo mare custodiscono la memoria di queste lontane vicende) poi Cala Azzurra, situata fra Punta Marsala e Punta Fanfalo, Lido Burrone, la spiaggia più grande dell’isola, Punta Sottile dove si trova il faro, la cala del Bue Marino, Cala Rotonda, Cala Grande e altre calette, oltre a spiagge, si susseguono lungo la costa.

Favignana è anche il nome del centro principale dell’isola, capoluogo dell’arcipelago e porto.

Nel centro si nota l’elegante Palazzo Florio, fatto costruire nel 1876 dalla famiglia Florio, su progetto dell’architetto Giuseppe Damiani de Almeyda, che si occupò anche della ristrutturazione e dell’ampliamento delle fabbriche della Tonnara. Oggi il grande complesso della Tonnara è in fase di ristrutturazione e trasformazione in centro culturale.

A Favignana è legata l’antichissima tradizione della Mattanza, la pesca dei tonni.

Fra maggio e giugno, durante la migrazione dei tonni, avviene questo antico rito che prevede una lunga rete di sbarramento che costringe i tonni ad entrare in una serie di camere dalle quali non possono più uscire.

Questa preparazione viene fatta in anticipo, quando arriva il momento giusto le barche dei tonnaroti, al ritmo di canti popolari chiamati cialome, raggiungono il punto estremo della tonnara ed il Rais, il capo delle operazioni, ordina l’inizio della mattanza.

Levanzo

E’ una piccola isola, la più piccola delle Egadi, situata davanti alla costa settentrionale di Favignana.

Il suo aspetto è collinare, il punto piu’ alto è il Pizzo del Monaco m. 278 s.l.m, le sue coste sono alte e rocciose.

Nell’insenatura di Cala Dogana, a sud dell’isola, si trova l’unico centro abitato ed il piccolo porto.

L’acqua piovana viene raccolta nelle cisterne delle case di Cala Dogana e dei casolari sparsi nella campagna, in quanto non ci sono risorse idriche sull’isola.

Immersi in una natura incontaminata, c’è una sola strada che attraversa l’isola da nord a sud, i sentieri si snodano lungo la costa ed al suo interno, dove nella parte più alta, sulle pendici della collina, è possibile ammirare una caratteristica flora formata da fichi d’india, agavi, euforbia, lentisco, ferule e molte altre specie endemiche.

Sulla costa nord occidentale, sulla ripida parete calcarea, ad un’altezza di circa 30 m., si affaccia su una piccola cala, la famosa Grotta del Genovese, raggiungibile sia da terra che dal mare.

La grotta contiene al suo interno un patrimonio di grande valore di espressività figurata preistorica, realizzata in figure incise e figure dipinte che rappresentano bovini, cervi, cavalli, pesci e figure umane.

Lungo la costa si affacciano incantevoli insenature dal mare cristallino, come Cala Tramontana, Cala Calcara, Cala Nucidda e Cala Fredda.

I fondali delle acque di Capo Grosso, nella punta nord di Levanzo, custodiscono la memoria di antiche battaglie, e anche le acque antistanti Cala Minnola, suggestiva caletta con la pineta che arriva quasi al mare, conservano un sito archeologico molto interessante formato da frammenti di un relitto romano, vasellame ed anfore.

Marettimo

E’ l’isola più montuosa e selvaggia dell’arcipelago delle Egadi. La sua massima altitudine è il Monte Falcone, 686 m. s.l.m., le sue coste alte e rocciose si gettano a strapiombo in un mare limpidissimo.

Marettimo ha conservato un patrimonio naturalistico straordinario, ricco di molte specie di piante endemiche che coprono tutta la superficie dell’isola, soprattutto le rupi inaccessibili e le rocce verticali, dove si trovano le piante più uniche ed interessanti.

A Marettimo, rispetto a Favignana e Levanzo, c’è abbondanza di acqua sorgiva, l’abitato si trova nella stretta fascia costiera nella parte orientale dell’isola.

Facendo un giro in barca, consigliabile per visitare la costa piuttosto selvaggia, è possibile ammirare le bellissime grotte marine dai fondali limpidissimi, come Grotta del Cammello, Grotta della Pipa, Grotta delle Sirene, Grotta Perciata, Grotta del Presepio e Grotta della Bombarda, senza dimenticare la suggestiva Cala Manione, Punta Troia, Punta Mugnone, Cala Bianca, Punta Libeccio e Punta Bassana.

Per visitare l’isola al suo interno e godere della sua bellezza paesaggistica è bello fare delle escursioni a piedi.

Attraverso una delle zone più rigogliose dell’isola si possono raggiungere le Case romane a quota 248 m. s.l.m., la Chiesa bizantina ed il semaforo a m. 500 s.l.m..

Dalle Case romane si inerpica un sentiero che raggiunge la vetta del Monte Falcone, la cima delle Egadi.

Un’altra escursione si può fare dirigendosi verso sud, dopo aver lasciato Punta Bassana si prosegue verso nord-ovest e si raggiunge il versante occidentale dell’isola, quello più scosceso e dolomitico, dove si trova il faro, nei pressi di Punta Libeccio.

Infine percorrendo il versante orientale dell’isola è possibile raggiungere il castello che si eleva sulla suggestiva Punta Troia.