Cosa vedere a Tindari, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse, tra cui Santuario, Villa Romana, Teatro Greco e Museo archeologico.
Informazioni turistiche
Una delle ultime colonie greche in Sicilia, Tindari fu fondata da Dionigi con il nome di Tyndaris nel 396 a.C.
Se si guardano gli scavi archeologici dell’antica Tindari, abbiamo l’immagine di una città dalle vie rettilinee e parallele, lungo le quali sorgevano case e botteghe, dotata di efficiente sistema fognario situato al di sotto del piano stradale.
Scavando sono stati rinvenuti anche un Teatro Greco, una Basilica e le Terme.
Della Basilica, probabilmente un tempo adibita a luogo di ritrovo, in origine un edificio a tre piani dell’altezza complessiva di 15 metri, si conserva soltanto il piano inferiore, i piani superiori erano accessibili tramite scale esterne.
Le Terme, risalenti al terzo secolo a.C., presentano, appena varcato l’ingresso, degli spogliatoi impreziositi da pavimenti fatti con stupendi mosaici. Seguono la stanza del frigidarium con la vasca e quella del calidarium dotata di impianto adibito alla circolazione dell’aria calda.
Cosa vedere a Tindari
Non distante dalle Terme è possibile ammirare i resti di una Villa Romana risalente al I secolo a.C.
La costruzione si apre intorno ai quattro lati del peristilio, ciascuno dei quali ha 8 colonne.
La sala da ricevimento, chiamata tablium, ha le pareti dipinte e i pavimenti di marmo intarsiato.
L’antica città è stretta da una cerchia di mura, edificate in vari periodi storici, tra il II e il V secolo a.C., dotate di 5 torri quasi intatte, di cui le due più alte erano poste a difesa della porta principale della città.
Oggi esiste a Tindari un Museo nelle cui sale sono raccolti materiali archeologici e opere artistiche dei periodi greco e romano.
A 270 metri di altitudine si trova un Belvedere da cui è possibile godere di un ottimo panorama sul paesaggio circostante.
Tindari è famosa anche per il Santuario Mariano dove si trova la statua della Madonna Nera, la cui festa ha luogo ogni anno tra il 7 e l’8 settembre in occasione della festa liturgica dedicata alla Natività della Madonna.