Gela: cosa vedere nell’antica colonia greca

Cosa vedere a Gela in un giorno, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse, tra cui parco delle rimembranze, museo archeologico e fortificazioni di Capo Soprano.

Informazioni turistiche

Località marittima collocata alla foce dell’omonimo fiume nella Sicilia meridionale, Gela si trova in corrispondenza dello sbocco della pianura bonificata.

Colonia greca fondata dai Rodio-Cretesi e abitata fin dall’epoca neolitica, Gela venne rasa al suolo dai Cartaginesi nel 405 a.C. e dai Mamertini, gli abitanti furono costretti a rifugiarsi a Phintias, l’attuale Licata, decretando in questo modo la totale scomparsa della città.

Nel 1230 Federico II fondò Terranuova, nello stesso luogo dove un tempo sorgeva Gela, alla quale nel 1927 venne riassegnato il nome originale.

Le fortificazioni greche della città antica si estendevano dalla località di Molino a Vento, dove sorgeva l’antica acropoli, corrispondente all’odierno parco delle Rimembranze, fino a Capo Soprano.

Nel parco archeologico delle Rimembranze si trovavano il basamento di un tempio dorico risalente al 480 a.C. e le rovine di un secondo tempio dedicato ad Athena e risalente al sesto secolo a.C..

Nei pressi si apre un belvedere, ottima postazione panoramica.

Molto interessante la visita del museo archeologico, che espone materiali della collezione Navarra, costituita da oggetti rinvenuti a seguito degli scavi effettuati, in gran parte geloi, ovvero appartenenti all’antica popolazione locale.

Fra questi rientrano vasi attici, ceramiche greche e capitelli ionici provenienti da edifici dell’acropoli.

Cosa vedere a Gela

Notevole la protome di cavallo del quinto secolo, elemento di un acroterio, uno fra i migliori esempi di terracotta locale tipici del periodo classico.

Sul ballatoio è esposto materiale relativo a santuari urbani e extraurbani, soprattutto ceramiche.

Oltre a questo sono presenti materiali delle necropoli del sesto e quinto secolo a.C., il medagliere, sarcofagi in terracotta, reperti provenienti da Manfria, Butera, monte Bubonia, Vassallaggi, Sofiana e dai dintorni di Caltanissetta.

Le fortificazioni di Capo Soprano, che costituiscono il monumento cittadino meglio conservato, furono erette nel quarto secolo a.C..

La parte inferiore delle mura venne costruita utilizzando blocchi di pietra, mentre per quella superiore furono impiegati mattoni crudi.

La sommità è merlata, mentre la porta si colloca al centro del grande contrafforte, inoltre all’interno delle mura si trovano gli alloggiamenti militari.

I bagni greci, situati nella zona di Capo Soprano, risalgono al quarto secolo a.C..

Nelle vicinanze di Gela, nei pressi del lago artificiale di Disueri, sono presenti alcune necropoli sicule.

A Butera sono interessanti da vedere il castello medievale, il palazzo comunale del quindicesimo secolo e diversi resti archeologici.