Cosa vedere a Palazzo Acreide, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi comuni, tra cui Teatro Greco, Chiesa San Paolo, Chiesa San Sebastiano, Chiesa dell’Annunziata e Pantalica.
Informazioni turistiche
Collocata in provincia di Siracusa alle pendici dei monti Iblei, Palazzolo Acreide venne ricostruita dopo il terremoto del 1693, nelle vicinanze del luogo dove sorgeva l’antica Akrai, una delle prime colonie fondate dai Siracusani.
La Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, risalente alla prima metà del settecento, è dotata di una facciata piuttosto articolata e ben fornita di interessanti decorazioni scultoree.
A breve distanza si trova la Chiesa dell’Annunziata, comprendente un notevole portale barocco.
La Chiesa di San Sebastiano, che domina la piazza sulla quale si affaccia, possiede una elaborata facciata preceduta da una magnifica scalinata.
Dalla piazza prende il via Corso Vittorio Emanuele, dove si affacciano alcuni palazzi settecenteschi degni di nota, tra cui il Palazzo Judica.
La Casa Museo di Antonino Uccello, che conserva un’interessante raccolta etnografica, è aperta al pubblico solo su richiesta.
La Chiesa dell’Immacolata contiene al suo interno una notevole Madonna col Bambino, scultura realizzata dal Laurana nel 1470.
Cosa vedere a Palazzolo Acreide
Nell’area archeologica di Akrai si trova il teatro greco, che è una costruzione di ridotte dimensioni risalente al terzo secolo a.C., costituita da una cavea a nove cunei e da una postazione orchestrale di forma semicircolare, mentre del palcoscenico rimangono poche tracce.
Non lontano è situato il Bouleuterion, composto da un ambiente di forma quadrata che ospita al suo interno una piccola cavea con sedili disposti a semicerchio.
Le latomie dell’Intagliata e dell’Intagliatella erano cave di pietra rimaneggiate nel periodo cristiano bizantino per adibirle a luoghi di culto e a necropoli.
Il tempio di Afrodite, posto sulla collina sovrastante il teatro, è un edificio risalente a sesto secolo a.C. di cui sono ancora visibili solo le fondamenta.
Di notevole interesse la cava di pietra dei Templi Ferali e i grandiosi rilievi dei Santoni, realizzati nel terzo secolo a.C. e dedicati al culto della dea Cibele.
Tra le escursioni da fare rientra quella a Pantalica, uno dei più antichi centri abitati siciliani situato a 32 km e corrispondente all’antica Hybla, considerato di notevole importanza storica in riferimento all’età del bronzo e del ferro.
Pantalica fu la sede di un piccolo regno tra il tredicesimo e e l’ottavo secolo a.C., come testimoniato dall’anaktoron, che si sviluppa sulla cima della collina con una struttura simile a quella del megaron miceneo.
Nella zona circostante si trova una delle più interessanti necropoli della Sicilia, inoltre il villaggio, che era stato successivamente abbandonato, venne riutilizzato con funzione di rifugio nell’alto medioevo.