Cosa vedere nella Riviera dei Ciclopi, itinerario comprendente i principali luoghi di interesse, tra cui paesi come Aci Castello e Aci Trezza, nello scenario naturale che ispirò grandi poemi epici.
Informazioni turistiche
In Sicilia, a nord di Catania andando verso Taormina, si allunga a ridosso della costa lavica del mare Ionio, un bellissimo tratto litoraneo chiamato la Riviera dei Ciclopi.
In antichità questo particolare paesaggio costiero, caratterizzato dai faraglioni di origine vulcanica di Aci Trezza, ha ispirato episodi di grandi poemi epici, come il racconto di Omero nell’Odissea, quando Polifemo scagliò contro la nave di Ulisse in fuga, degli enormi massi di pietra, identificabili oggi con i faraglioni, che finirono conficcati nel fondale del mare senza colpire la nave.
Inoltre, vicino a Catania sorgono vari paesi il cui nome inizia con Aci, fra cui Aci Castello, Aci Trezza e Acireale.
Il loro nome è legato al fiume, oggi scomparso, chiamato Akis dai greci, Aci in latino, che ha dato origine a una bellissima storia d’amore della mitologia greca, riguardante il mito del pastorello Aci ucciso per gelosia dal gigante Polifemo a causa del suo amore per la ninfa Galatea, molto cara agli dei, i quali, presi da compassione nei confronti di Galatea, trasformarono Aci in un fiume, affinché si potesse ricongiungere per sempre con la sua amata nel mare.
Questi sono i luoghi che hanno ispirato anche il grande scrittore Giovanni Verga, che nacque a Catania nel 1840.
Cosa vedere nella Riviera dei Ciclopi
Aci Trezza è il paese in cui si svolgono le vicende dei Malavoglia, il romanzo più conosciuto dello scrittore siciliano, mentre a Vizzini Verga ambientò il romanzo, Mastro Don Gesualdo, e la celebre novella Cavalleria Rusticana, che ha come luogo di ambientazione anche Francofonte.
Fulcro della Riviera dei Ciclopi, Aci Trezza è un antico borgo marinaro fondato alla fine del seicento da Don Stefano della Casa Reggio, Principe di Campofiorito, come approdo marittimo per il proprio feudo.
Il paese si affaccia sul piccolo arcipelago delle isole dei Ciclopi, formato dall’isola di Lachea e dai mitici faraglioni, un paesaggio incantevole di grande pregio naturalistico.
A fianco della Chiesa di San Giovanni, si trova la Casa del Nespolo, una vecchia casa di pescatori dove Verga ambientò la storia dei Malavoglia, oggi sede di un piccolo museo formato da due stanze, una dedicata al film La terra trema, capolavoro cinematografico di Luchino Visconti girato ad Acitrezza nel 1947, e l’altra chiamata la Stanza dei Malavoglia, che custodisce gli strumenti utilizzati dai pescatori locali nell’ottocento, oltre a una piccola collezione di lettere e fotografie scattate da Giovanni Verga.
Per la festa di San Giovanni Battista, ogni anno il 24 giugno si festeggia il patrono di Aci Trezza con varie celebrazioni e la pantomima detta U pisci a mari, una tradizione popolare che risale a metà del settecento, che si svolge sul mare inscenando la pesca del pesce spada, con una rappresentazione molto avvincente.
Contiguo ad Aci Trezza si trova Aci Castello, dominato dal castello normanno che sorge affacciato sul mare in cima alla rupe basaltica, in una spettacolare posizione panoramica.
Il castello ospita il Museo civico con le sezioni archeologica, mineralogica e paleontologica.