Citazioni, aforismi e frasi di Ernest Hemingway, giornalista e scrittore statunitense vissuto tra il 1899 e il 1961, celebre autore di racconti e romanzi, che col suo stile narrativo ebbe grande influenza sugli autori del ventesimo secolo, inventando personaggi protagonisti contraddistinti dall’indole stoica con il compito di evidenziare grazia in situazioni di forte disagio.
Citazioni di Ernest Hemingway
– L’uomo non è fatto per la sconfitta. Un uomo può essere distrutto ma non sconfitto.
– Le pieghe amare intorno alla bocca sono il primo segno della sconfitta.
– Se tu non mi ami, non importa, sono in grado di amare per tutti e due.
– Essere uomo è un mestiere difficile, soltanto pochi ce la fanno.
– Se una cosa è giusta nella sostanza, le menzogne di contorno non contano.
– In cima alla strada, nella capanna, il vecchio si era riaddormentato. Dormiva ancora bocconi e il ragazzo gli sedeva accanto e lo guardava. Il vecchio sognava i leoni.
– Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno. Ma quello che accadrà in tutti i giorni che verranno può dipendere da quello che farai tu oggi.
– Non prendere mai alla leggera l’amore. La verità è che la maggior parte della gente non ha mai avuto la fortuna di amar qualcuno; che duri solo oggi e una parte di domani, o duri tutta una lunga vita è la cosa più importante che può capitare ad un essere umano. Ci saranno sempre persone che diranno che non esiste perché non possono averlo. Ma io ti dico che è vero, che tu lo possiedi e che sei fortunato, anche se domani morrai.
– Il modo migliore per scoprire se ci si può fidare di qualcuno è di dargli fiducia.
– Vivere era l’immagine di un campo di grano che ondeggia al vento sul fianco di una collina. Vivere era un falco nel cielo. Vivere era una giara di terra piena d’acqua nella polvere della trebbiatura, col grano lanciato in aria e la pula che vola.
– Ora non è il momento di pensare a quello che non hai. Pensa a quello che puoi fare con quello che hai.
– Il vino è uno dei maggiori segni di civiltà nel mondo.
– Tutte le nostre parole a causa di un uso disinvolto hanno perso il loro acume.
– Mai intraprendere un viaggio con qualcuno che non ami.
– Il mondo è un bel posto e per esso vale la pena lottare.
– Siamo tutti apprendisti in un mestiere dove non si diventa mai maestri.
– Non bisogna giudicare gli uomini dalle loro amicizie: Giuda frequentava persone irreprensibili!
– Ma non metterti a biasimare chi ami nè a distribuire biasimo. Sarà tutto distribuito a tempo debito e non da te.
– Tutto in lui era vecchio tranne gli occhi che avevano lo stesso colore del mare ed erano allegri e indomiti.
– Le donne possono essere amiche meravigliose. Assolutamente meravigliose. Ma prima di tutto, perché l’amicizia abbia una base, bisogna che di una donna tu sia innamorato.
– Tutti i buoni libri sono simili nel fatto che sono più veri di quanto avrebbe potuto essere la realtà.
– Qualcosa si ferma mentre sei ancora vivo. Il resto va avanti e tu con quello. Alla fine riprendi possesso di gran parte della vita come di oggetti salvati da un incendio. Infine certe cose le ricordi solo di notte.
– Non lo disse ad alta voce perché sapeva che a dirle, le cose belle non succedono.
– Non ha senso che per il solo fatto che faccia buio si debbano vedere le cose in maniera diversa da quando c’è luce. No, accidenti, non ha senso!
– Un uomo intelligente a volte è costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti.
– So che la notte non è come il giorno: che tutte le cose sono diverse, che le cose della notte non si possono spiegare nel giorno perché allora non esistono, e la notte può essere un momento terribile per la gente sola quando la loro solitudine è incominciata.
Aforismi di Ernest Hemingway
– Nessuno dovrebbe mai restar solo, da vecchio, pensò. Ma è inevitabile.
– Mai pensare che la guerra, non importa quanto necessaria, non importa quanto sia giustificata, non sia un crimine.
– Tutte le generazioni erano perdute da qualche cosa e lo erano sempre state e sempre lo sarebbero state.
– Dopo aver scritto un racconto ero sempre vuoto e triste e felice insieme, come se avessi fatto l’amore.
– Un uomo non può morire che una volta; una morte dobbiamo a Dio e vada come vuole, chi muore quest’anno non dovrà farlo quello successivo.
– Andando dove devi andare, e facendo quello che devi fare, e vedendo quello che devi vedere, smussi e ottundi lo strumento con cui scrivi.
– Dicono che il seme di ciò che faremo è in noi tutti, ma a me è sempre sembrato che in coloro che affrontano la vita scherzando quel seme sia coperto da un humus più ricco e da un letame di migliore qualità.
– E potevamo stare insieme e avere i nostri libri e la notte saremmo stati al caldo a letto insieme con le finestre aperte e le stelle splendenti.
– Durante la notte si svegliò e la strinse forte come se lei fosse tutta la vita e gliela volessero portar via. La strinse sentendo che lei era tutta la vita che poteva esserci per lui, ed era vero. Ma lei dormiva profondamente e non si svegliò.
– È molto meglio essere allegri, ed è anche il segno di qualche cosa: è come avere l’immortalità mentre si è ancora vivi.
– Pesce ti voglio bene e ti rispetto molto. Ma ti avrò ammazzato prima che finisca questa giornata.
– Non m’importava che cosa fosse il mondo. Volevo soltanto sapere come viverci. Forse, se scoprivi come viverci, imparavi anche che cos’era.
– Pensava sempre al mare come a la mar, come lo chiamano in spagnolo quando lo amano. A volte coloro che l’amano ne parlano male, ma sempre come se parlassero di una donna.
– La vita di ogni uomo finisce nello stesso modo. Sono i particolari del modo in cui è vissuto e in cui è morto che differenziano un uomo da un altro.
– Quando c’è una burrasca se ne vedono i segni nel cielo giorni e giorni prima, quando si è in mare. A terra non si vedono perché non si sa che cosa guardare, pensò. E poi la terra deve rendere diversa la forma delle nuvole.
– Un uomo intelligente a volte è costretto a ubriacarsi per passare il tempo tra gli idioti.
– Ora, nel buio, e senza luci in vista e senza chiarori, e soltanto col vento e la spinta regolare della vela, gli parve di essere già morto, forse. Congiunse le mani e si tastò le palme. Non erano morte e gli bastava aprirle e chiuderle per risuscitare il dolore della vita.
– Questo terribile stato di depressione nel non sapere se si è bravi o meno è conosciuto come la Ricompensa dell’Artista.
– Fino ad ora, sulla morale ho appreso soltanto che una cosa è morale se ti fa sentire bene dopo averla fatta, e che è immorale se ti fa star male.
– Quello che conta non è tanto quello che impari, quanto la gente che incontri.
– C’è gente a cui non si possono dire cose offensive. Ti danno la sensazione che il mondo andrebbe a pezzi, letteralmente a pezzi, se tu dicessi certe cose.
– La felicità nelle persone intelligenti è la cosa più rara che conosca.
– Se hai amato qualche donna e qualche paese ti puoi ritenere soddisfatto, perché anche se dopo muori, non ha importanza.
– Ti sto parlando come se ti conoscessi da secoli. Accade sempre così quando due si capiscono.
– Non ha senso che per il solo fatto che faccia buio si debbano vedere le cose in maniera diversa da quando c’è luce. No, accidenti, non ha senso!
Frasi di Ernest Hemingway
– Ogni uomo coraggioso si fa spaventare tre volte da un leone; la prima volta che vede le sue orme, la prima volta che lo sente ruggire e la prima volta che se lo trova davanti.
– La mattina era finito tutto. La fiesta si era conclusa. Mi svegliai verso le nove, feci il bagno, mi vestii e scesi. La piazza era deserta e non c’era nessuno per le strade. Solo qualche bambino che raccoglieva aste di razzi nella piazza.
– Codardia…è quasi sempre semplicemente la mancanza della capacità di sospendere il funzionamento dell’immaginazione.
– Potevamo sentirci soli mentre eravamo insieme, soli contro gli altri. Mi è capitato così soltanto una volta. Sono stato solo mentre ero con molte ragazze e questo è il modo in cui si può essere più soli. Ma noi non eravamo mai soli e non avevamo mai paura quando eravamo insieme
– Non era mai quello che aveva fatto, ma sempre quello che poteva fare.
– Avevo già imparato a non vuotare mai il pozzo della mia fantasia, ma a fermarmi sempre quando c’era ancora qualcosa, là in fondo, e a lasciare che tornasse a riempirsi durante la notte con l’acqua delle sorgenti che lo alimentavano.
– Nel modo in cui ti guadagni la vita, qualunque esso sia, in questo sta il tuo talento.
– Mi guardava negli occhi con quel suo modo di guardare che ti induceva a chiederti se davvero vedeva qualcosa con quegli occhi. Continuavano a guardare anche quando gli occhi di chiunque altro al mondo avrebbero smesso.
– L’unica cosa che poteva rovinare una giornata era la gente e se riuscivi a evitare di prendere impegni, non c’era giorno che avesse limiti.
– Entrai in camera mia e mi sdraiai sul letto. Il letto salpò e io mi rizzai a sedere e guardai la parete per farlo smettere.
– Fai sempre da sobrio ciò che hai detto di voler fare da ubriaco. Questo ti insegnerà a tenere la bocca chiusa.
– Uno scrittore che omette le cose perché non le conosce, non fa che lasciare dei vuoti nel suo scritto. Uno scrittore che prende così poco sul serio lo scrivere da essere ansioso di far vedere alla gente come è accademico, colto o ben educato, è un semplice pappagallo.
– Amo ascoltare. Ho imparato un gran numero di cose ascoltando attentamente. Molte persone non ascoltano mai.
– Ci sono solo tre sport: il combattimento dei tori, le gare automobilistiche e l’alpinismo. Il resto sono semplici giochi.
– L’incompetenza non è un mistero, e nemmeno è mistero il giornalismo enfatico reso letteratura dall’iniezione di una falsa qualità epica.
– La corrida è basata sul fatto che è il primo incontro tra l’animale allo stato selvaggio e l’uomo a piedi. Questa è la premessa fondamentale della corrida moderna; che il toro non sia mai stato prima nell’arena
– Non c’è nessun amico più leale di un libro.
– Nei tempi antichi è stato scritto che è dolce e opportuno morire per la propria patria. Ma nella guerra moderna non c’è niente di dolce e opportuno nella morte. Si muore come cani senza un valido motivo.
– Amo scrivere. Amo il suono e la suggestione delle parole quando s’intrecciano con i sentimenti.
– Ma accorgersi che si era capaci di inventare qualcosa; di creare con abbastanza verità da esser contenti di leggere ciò che si era creato; e di farlo ogni giorno che si lavorava, era qualcosa che procurava una gioia maggiore di quante ne avessi mai conosciute. Oltre a questo, nulla importava.
– Amo dormire. La mia vita ha l’abitudine di cadere a pezzi quando sono sveglio, lo sai?
– Questo si faceva. Si moriva. Non si sapeva di cosa si trattasse. Non si aveva mai il tempo di imparare. Si veniva gettati dentro e si sentivano le regole e la prima volta che vi acchiappavano in fallo vi uccidevano.
– Nessun uomo è un’Isola, intero in se stesso. Ogni uomo è un pezzo del Continente, una parte della Terra.
– Il mondo spezza tutti quanti e poi molti sono forti nei punti spezzati. Ma quelli che non spezza li uccide. Uccide imparzialmente i molto buoni e i molto gentili e i molto coraggiosi. Se non siete fra questi potete esser certi che ucciderà anche voi, ma non avrà una particolare premura.
– Non ci vuole niente a scrivere. Tutto ciò che devi fare è sederti alla macchina da scrivere e sanguinare.