Scicli: cosa vedere nella città della Val di Noto

Cosa vedere a Scicli, itinerario comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse della città barocca, tra cui Grotte di Chiafura, Chiesa di San Matteo e Castello.

Informazioni turistiche

Città della provincia di Ragusa in Sicilia, Scicli si estende sulla fascia costiera a circa 5 km dal mare.

Del suo territorio fanno parte le borgate litoranee di Donnalucata, Playa Grande, Cava d’Aliga, Arizza e Sampieri, con punta Pisciotto.

Scicli è una delle città della Val di Noto, ricostruita in stile barocco dopo il disastroso terremoto del 1693, inserita nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco.

Le origini della città di Scicli risalgono molto probabilmente al periodo siculo, risalente a oltre tremila anni fa, mentre della presenza umana nella zona ci sono testimonianze risalenti al periodo che va dal terzo millennio a.C. al quindicesimo secolo secolo a.C..

L’assetto topografico di Scicli si configura tra il quattordicesimo ed il quindicesimo secolo, con un graduale passaggio dal colle al piano, che comprende la città vecchia, posta sul colle di San Matteo, e la parte posta alla confluenza dei valloni di San Bartolomeo, detti le “Cave”, di Santa Maria La Nova e la fiumara di Modica.

Una caratteristica del territorio di Scicli è la presenza di grotte carsiche, di cui un ottimo esempio sono le grotte di Chiafura, situate sul fianco della collina di San Matteo, raggiungibili attraverso sentieri con scalinate, fiancheggiati da muri a secco.

Le grotte sono state abitate fino agli anni sessanta del secolo scorso da famiglie povere.

Cosa vedere a Scicli

In cima al colle, dove si trovano le rovine del vecchio Castello dei tre cantoni, sorge la magnifica Chiesa di San Matteo, che si può ammirare anche dalla centrale piazza Italia, dove si affacciano i tipici palazzi settecenteschi, e la Chiesa Madre della Madonna delle Milizie, risalente alla prima metà del settecento e realizzata in stile barocco.

Nella stessa piazza si trova anche la Chiesa di San Bartolomeo del quindicesimo secolo.

Questa chiesa fu l’unica a resistere al terremoto del 1693, anche se il prospetto attuale risale al diciannovesimo secolo.

In uno dei più antichi quartieri della città si trova la Chiesa di Santa Maria la Nova, di origini molto antiche, il cui prospetto in stile neoclassico è una ricostruzione compiuta nel 1816.

Si distinguono inoltre le belle chiese di San Giovanni Evangelista, Santa Teresa, Chiesa e Convento del Carmime e San Michele Arcangelo, oltre ai Palazzi, Beneventaro, Fava, Spadaro e la suggestiva via Mormino Penna.