Frasi di José Saramago: aforismi, citazioni

Citazioni, aforismi e frasi di José Saramago, scrittore, giornalista e poeta portoghese che ottenne nel 1988 il premio Nobel per la letteratura suscitando polemiche nel mondo cattolico a causa del suo anticlericalismo.

Citazioni di José Saramago

– Il viaggiatore esce nella via, è un viaggiatore smarrito. Dove andrà? Che luoghi andrà a visitare? Che altri tralascerà, per deliberazione propria o impossibilità di vedere tutto e parlare di tutto? E che cosa significa vedere tutto? (José Saramago)

– E’ impossibile non avere nemici, che non nascono dalla nostra volontà di averli, ma dal loro irresistibile desiderio di avere noi. (José Saramago)

– Cautela e piedi di piombo non hanno mai fatto male a chi sta in salute. (José Saramago)

– La gioventù non sa quel che può, la maturità non può quel che sa. (José Saramago)

– Ci sono momenti in cui è meglio accontentarsi di ciò che si ha, non sia mai che si perda tutto. (José Saramago)

– Dio dovrebbe essere trasparente e limpido come un cristallo invece di questo continuo spavento, di questa paura costante, insomma, dio non ci ama. (José Saramago)

– Capita spesso che non facciamo le domande perché non saremmo ancora pronti per udire le risposte, o semplicemente perché ne avremmo paura. (José Saramago)

– Il viaggiatore sta per concludere questo suo giro per Lisbona. Ha visto molto, ha visto quasi niente. Voleva vedere bene, forse ha visto male: è il rischio costante di qualunque viaggio. (José Saramago)

– Un uomo è subito un altro uomo quando prende una decisione. (José Saramago)

– Nessuno è obbligato ad amare nessuno, tutti abbiamo il dovere di rispettarci. (José Saramago)

– Dovresti sapere che trovarsi d’accordo non sempre significa condividere una ragione, la cosa più abituale è che un gruppo di persone si riuniscano all’ombra di un’opinione come se fosse un parapioggia. (José Saramago)

– Gli uomini nascono ogni giorno, dipende solo da loro se continuare a vivere il giorno di ieri o cominciare di sana pianta il nuovo giorno, l’oggi. (José Saramago)

– Sembra alquanto poco fantasioso, a meno che non sia raffinata lusinga, attribuire nomi regali a stili artistici nei quali i suddetti re non hanno messo neppure un dito. (José Saramago)

– Gli unici interessati a cambiare il mondo sono i pessimisti, perché gli ottimisti sono contenti di quello che hanno. (José Saramago)

– Se non ci fossero le donne che si parlano tra loro, gli uomini avrebbero già perso il senso della casa e del pianeta. (José Saramago)

– Gli esseri umani sono universalmente conosciuti come gli unici animali capaci di mentire, e se è vero che a volte lo fanno per paura, e a volte per interesse, a volte lo fanno anche perché si sono accorti in tempo che era l’unico modo che avevano per difendere la verità. (José Saramago)

– Pronto a perdersi dietro il secondo angolo della via e deciso a non domandare la strada: è la maniera migliore di conoscere il quartiere. (José Saramago)

– Sono le piccole crepe nella vernice delle convenzioni, e non le rivoluzioni spettacolari che, con lentezza, ripetizione e costanza, finiscono per far crollare il più solido degli edifici sociali. (José Saramago)

– Se non siamo capaci di vivere globalmente come persone, almeno facciamo di tutto per non vivere globalmente come animali. (José Saramago)

– Ogni secondo che passa è come una porta che si apre per far entrare ciò che ancora non è successo, quello a cui diamo il nome di futuro, ma, sfidando la contraddizione con quanto si è appena detto, l’idea corretta sarebbe forse che il futuro è solo un immenso vuoto, che il futuro non è altro che il tempo di cui l’eterno presente si alimenta. (José Saramago)

– Le parole sono etichette che si appiccicano alle cose, non sono le cose. (José Saramago)

– Se daremo tempo al tempo, arriverà sempre il giorno in cui la verità diventerà menzogna e la menzogna si trasformerà in verità. (José Saramago)

– La certezza crea l’errore, l’errore produce la certezza. (José Saramago)

– Le parole degli uomini sono come ombre, e le ombre non potrebbero mai spiegare la luce, fra le ombre e la luce c’è e si frappone il corpo opaco che le genera. (José Saramago)

– Anche se noi non sappiamo che cosa sia lo spirito, è lui che rende eterne le città. (José Saramago)

– Se un giorno avrai un figlio, morirà perché tu sei nato, da questo delitto nessuno ti assolverà. (José Saramago)

– Tale è il bisogno di scaricare le colpe su qualcosa di distante quando la verità è che ci è mancato il coraggio di affrontare quel che avevamo davanti. (José Saramago)

– Il sogno è quel pensiero che non si è avuto nel momento in cui era necessario. (José Saramago)

– Un pranzo di trenta portate non soddisfa di più di un pranzo di una sola; guardare cento quadri può distruggere il beneficio e il piacere che ognuno di essi darebbe. (José Saramago)

– Il destino è uno scrigno come altri non ne esistono, aperto e contemporaneamente chiuso, si guarda dentro e si può vedere quanto è successo, la vita passata, destino ormai compiuto, ma di quanto dovrà accadere non si ottiene niente, solo qualche presentimento, qualche intuizione. (José Saramago)

Aforismi di José Saramago

– L’inganno è come il mangiare e il grattarsi, tutto sta a cominciare. (José Saramago)

– La cosa peggiore che hanno i giornali è di trovare chi li autorizza a scrivere su tutto, è che si azzardano a inculcare agli altri idee che possano andare bene per tutti. (José Saramago)

– Il bene non dura molto, non ce ne siamo accorti quando è venuto, non l’abbiamo visto mentre c’era, ci accorgiamo della sua mancanza quando ormai se n’è andato. (José Saramago)

– L’architetto volle prestare omaggio alla semplicità originaria del materiale e, al tempo stesso, introdusse un elemento che, turbando la pigrizia dello sguardo, lo stimola. (José Saramago)

– Ciascuno di voi ha una propria morte, la porta con sé in un luogo segreto sin da quando nasce, lei appartiene a te, tu appartieni a lei. (José Saramago)

– Una delle cose buone dell’ignoranza è che ci difende dai falsi saperi. (José Saramago)

– Certi suoni inarticolati che a volte, senza volerlo, ci escono di bocca non sono altro che gemiti irreprimibili di un dolore antico, come una cicatrice che all’improvviso si fosse fatta risentire. (José Saramago)

– Chi lo direbbe che la morale non è sempre quella che sembra e che può essere morale tanto più efficace quanto più contraria a se stessa si manifesti. (José Saramago)

– Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo. Senza memoria non esistiamo e senza responsabilità forse non meritiamo di esistere. (José Saramago)

– Se tutti quanti facessero ciò che possono, il mondo sarebbe certo migliore. (José Saramago)

– Chi nasce non viene a parlarci della pancia di sua madre e chi muore non parla dopo essere entrato nella pancia della terra. (José Saramago)

– Il passato è un’immensa pietraia che tanti vorrebbero percorrere come se si trattasse di un’autostrada, mentre altri, pazientemente vanno di sasso in sasso, e li sollevano, perché hanno bisogno di sapere che cosa c’è sotto. (José Saramago)

– Può essere veramente utile solo chi ha provato la sensazione di essere inutile. Per lo meno, non corre tanto il rischio di tornare a esserlo. (José Saramago)

– Il destino, quando ne ha voglia, è capace di scrivere su righe torte e contorte altrettanto bene di dio, o ancora meglio. (José Saramago)

– Il tempo, a volte, sembra che non passi, è come una rondine che fa il nido sulla grondaia, esce ed entra, va e viene, ma sempre sotto i nostri occhi. (José Saramago)

– Le ripetizioni sono quasi sempre deludenti, perdono il brio, si nota che mancano di spontaneità, e, se manca la spontaneità, manca tutto. (José Saramago)

– La vittoria della vanità non è la modestia, tanto meno l’umiltà, è piuttosto il suo eccesso. (José Saramago)

– Volere è potere, come se le realtà bestiali del mondo non si divertissero a invertire tutti i giorni la posizione relativa dei verbi. (José Saramago)

– Le parole ausiliarie che aprono la strada ai grandi e drammatici dialoghi sono in genere modeste, comuni, banali. (José Saramago)

– Le persone sono davvero molto complicate, E’ vero, ma se fossimo semplici non saremmo delle persone. (José Saramago)

– Un creatore di versi che ha lasciato la sua parte di pazzia nel mondo, è questa la grande differenza che c’è tra i poeti e i matti, il destino della pazzia che li ha colti. (José Saramago)

– L’espressione verbale umana non sa, e probabilmente non lo saprà mai, conoscere, riconoscere e comunicare tutto quanto è umanamente sperimentabile e sensibile. (José Saramago)

– Non sarà mai perso il giorno in cui ci sarà stato concesso, almeno, un buon consiglio. (José Saramago)

– In materie di cuore e sentimenti, è sempre stato meglio il troppo piuttosto che il poco. (José Saramago)

– Il viaggiatore può percorrere le sale sovrapposte, salire fino alle garitte, affacciarsi al balcone sul fiume e dispiacersi di non potersi vedere affacciato in un luogo tanto bello, e infine scendere fino alla zona più profonda, dove un tempo si tenevano i prigionieri. (José Saramago)

– L’unica cosa che dura tutta la vita è la vita, il resto è sempre precario, instabile, fugace. (José Saramago)

– Quello che ciascuno di noi dovrà essere nella vita non lo sarà per le parole che ascolta né per i consigli che riceve. Dovremo proprio sentire sulla nostra carne la cicatrice che ci trasforma in veri uomini. Dopo, si tratta di agire. (José Saramago)

– Avere non significa possedere. Si può avere persino qualcosa che non si desidera. (José Saramago)

– Quanto alla leggerezza del fardello, così dovrebbe essere ogni volta che uomo e donna portano con sé ciò che hanno, e che ciascuno di loro si porti dentro l’altro, per non dover ritornare sui loro passi, è sempre tempo perduto e basta. (José Saramago)

– La verità e la menzogna passano per la stessa bocca e non lasciano traccia. (José Saramago)

Frasi di José Saramago

– Dovrebbe essere un diritto dell’uomo scegliere il proprio nome e cambiarlo cento volte al giorno, un nome non è nulla. (José Saramago)

– Non siamo ciò che diciamo, siamo il credito che ci danno. (José Saramago)

– Nessuno può essere senza essere, uomo e donna non esistono, esiste solo ciò che sono e la ribellione contro ciò che sono. (José Saramago)

– Basta a te stesso fin che ce la fai, poi affidati a chi meriti, meglio a qualcuno che ti meriti. (José Saramago)

– Il mondo sarebbe molto più pacifico, se fossimo tutti atei. (José Saramago)

– Le religioni, tutte le religioni, per quanto le si rigiri, non hanno altra giustificazione di esistere all’infuori della morte. (José Saramago)

– Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si era visto in estate, vedere di giorno quel che si era visto di notte. (José Saramago)

– Sono i sogni che trattengono il mondo nella sua orbita. (José Saramago)

– La sconfitta ha qualcosa di positivo: non è definitiva. In cambio, la vittoria ha qualcosa di negativo: non è mai definitiva. (José Saramago)

– Essere un fantasma dev’essere questo, avere la certezza che la vita esiste, perché ce lo dicono quattro sensi, e non poterla vedere. (José Saramago)

– Secondo me non siamo diventati ciechi, secondo me lo siamo, Ciechi che vedono, Ciechi che, pur vedendo, non vedono. (José Saramago)

– Si dice che ogni persona è un’isola, e non è vero, ogni persona è un silenzio, questo sì, un silenzio, ciascuna con il proprio silenzio, ciascuna con il silenzio che è. (José Saramago)

– La solitudine non è vivere da soli, la solitudine è il non essere capaci di fare compagnia a qualcuno o a qualcosa che sta dentro di noi. (José Saramago)

– Perché la vita se la ride delle previsioni e mette parole dove noi abbiamo immaginato dei silenzi. (José Saramago)

– Ecco cos’hanno di simpatico le parole semplici, non sanno ingannare. (José Saramago)

– La virtù, possibile che ancora lo si ignori, trova sempre degli scogli nel durissimo cammino della perfezione, ma il peccato e il vizio sono talmente favoriti dalla fortuna che appena arrivò lei si aprirono le porte dell’ascensore. (José Saramago)

– Ho passato la vita a guardare negli occhi della gente, è l’unico luogo del corpo dove forse esiste ancora un’anima. (José Saramago)

– I ricostruttori di Lisbona ci hanno lasciato questa piazza. O già sapevano che ne avremmo avuto bisogno per metterci le automobili, o ingenuamente confidarono nella nostra immaginazione che, come chiunque può verificare, è nulla. Forse perché l’automobile ha finito per occupare proprio il posto che all’immaginazione spettava. (José Saramago)

– Un albero geme se lo tagliano, un cane guaisce se lo picchiano, un uomo cresce se lo offendono. (José Saramago)

– E’ la pecca dell’uomo: non può vedere un buco tenebroso senza pensare di mettervi un proprio simile. (José Saramago)

– Il tempo è il compagno che sta giocando di fronte a noi, e ha in mano tutte le carte del mazzo, a noi ci tocca inventarci le briscole con la vita. (José Saramago)

– Le risposte non vengono ogniqualvolta sono necessarie, come del resto succede spesse volte che il rimanere semplicemente ad aspettarle sia l’unica risposta possibile. (José Saramago)

– L’enorme carico di tradizioni, abitudini e costumi che occupa la maggior parte del nostro cervello zavorra impietosamente le idee più brillanti e innovative. (José Saramago)

– Dio è il silenzio dell’universo e l’uomo il grido che dà senso a questo silenzio. (José Saramago)

– Noi scrittori e artisti lavoriamo nelle tenebre, e come ciechi soppesiamo l’oscurità. (José Saramago)

– La cecità stava dilagando, non come una marea repentina che tutto inondasse e spingesse avanti, ma come un’infiltrazione insidiosa di mille e uno rigagnoli inquietanti che, dopo aver inzuppato lentamente la terra, all’improvviso la sommergono completamente. (José Saramago)

– Una barca ferma non fa viaggio. Infatti, ma si prepara a farlo. (José Saramago)

– E’ vero che le cicale cantano, ma è un canto che viene da un altro mondo, è lo stridore dell’invisibile sega che sta tagliando le fondamenta di questo. (José Saramago)

– Le speranze hanno quel certo destino da compiere, nascere l’una dall’altra, ed è per questo che, malgrado le tante delusioni, non sono ancora finite a questo mondo. (José Saramago)

– La vita è un’orchestra che suona sempre, intonata, stonata. (José Saramago)

– Arriva sempre un momento in cui non c’è altro da fare che rischiare. (José Saramago)