Cosa vedere a Veroli, itinerario del centro storico comprendente i principali monumenti e luoghi di interesse, tra cui Chiesa di Sant’Erasmo, Cattedrale di Sant’Andrea e Abbazia di Casamari.
Informazioni turistiche
Situata in zona collinare, su un rilievo dei monti Ernici, Veroli fu annessa al ducato romano, poi divenne sede vescovile.
Sono rimasti alcuni tratti delle mura relativi alla città preromana, oltre a parte del tipico borgo medievale.
La Chiesa di Sant’Erasmo, eretta in stile romanico nel luogo dove sorgeva un monastero e ricostruita nel diciassettesimo secolo, conserva, dell’edificio originario, la facciata comprendente portico a tre archi, le absidi e la torre campanaria.
In via Sulpicio, costeggiata da edifici antichi, risalta il rinascimentale Palazzo Aliprandi.
Da notare la Casa Reali, di epoca medievale, dove si possono vedere murati i Fasti veruliani, un calendario romano realizzato in marmo di epoca augustea.
La duecentesca Cattedrale di Sant’Andrea, che venne ricostruita nel diciottesimo secolo, conserva, dell’antica costruzione, il portico a tre arcate, il rosone, il campanile e le absidi, l’interno è a tre navate.
Accanto si trova il Museo del Duomo, che contiene oggetti d’arte bizantina, arabo-sicula e abruzzese, oltre a manufatti sacri.
Nell’archivio capitolare sono presenti antiche pergamene.
La Chiesa di Santa Maria Salome, risalente al duecento e ricostruita varie volte, ha un interno a tre navate che conserva notevoli opere d’arte.
Cosa vedere a Veroli
Tra le escursioni di maggiore interesse da fare nei dintorni rientra l’Abbazia di Casamari, situata a 9 km.
Il complesso dell’antico monastero fondato da monaci benedettini, comprende una chiesa romanica.
La presenza del luogo religioso fece diventare Casamari un centro di grande influenza culturale, con importanza crescente fino agli inizi del 1400, quando iniziò a perdere d’importanza.
La Casa abbaziale, posta all’inizio, ha la funzione di foresteria, mentre un cortile precede la chiesa, di impronta semplice ma austera, che si innalza in cima a una gradinata.
Molto particolare è la facciata, sorretta da contrafforti laterali, con rosone fiancheggiato da due monofore e preceduta da un portico a tre archi, da ammirare i battenti del portale, realizzati da Pietro Canonica.
Nell’interno a tre navate è possibile notare lo schema tipico delle chiese cistercensi.
L’interno della chiesa comunica con il chiostro, caratterizzato da un elegante porticato con bifore.
Attraverso un portale è possibile raggiungere la Sala Capitolare e, dopo avere oltrepassato un androne, il refettorio, consistente in un lungo salone a due navate.
Alcune sale ospitano un interessante Museo, dove sono esposti reperti preistorici e archeologici di epoca romana, opere di Carracci Maratta e Guercino.